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Valsesiano accusato di violenza sessuale dalla collega. Assolto dal giudice

L’imputato 42enne e la parte lesa lavoravano insieme: lui era il “capo” e lei la nuova assunta.

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Valsesiano accusato di violenza sessuale dalla collega. Assolto dal giudice. Imputato e parte lesa lavoravano insieme: lui era il “capo” e lei la nuova assunta.

Valsesiano accusato di violenza sessuale dalla collega. Assolto dal giudice

Fine di un incubo per un 42enne valsesiano accusato di stalking e di violenza sessuale nei confronti di una collega, anch’essa residente in valle. Il tribunale di Vercelli lo ha infatti assolto dalle pesanti accuse perché “il fatto non sussiste”.

Nella precedente udienza il pubblico ministero Annaelena Mencarelli era arrivata a chiedere una condanna pesante, 4 anni e mezzo di carcere. Assistito dall’avvocato Enrico Barlassina, l’imputato ha sempre negato ogni addebito. E adesso il giudice gli ha dato ragione.

La vicenda

Imputato e vittima erano entrambi dipendenti, all’epoca dei fatti, di una azienda che lavora nel settore della ristorazione collettiva. Lei in quel periodo aveva bisogno di lavorare e aveva iniziato da poco nel settore alimentare, dove in alcune occasioni era affiancata al responsabile.

Il compito di quest’ultimo era quello di mostrarle in cosa consisteva il lavoro e istruirla al meglio per gestire il mercato. Stando a quanto riferito in sede di denuncia, a un certo punto il superiore avrebbe però iniziato a “provarci” con la giovane collega, che però da subito aveva cercato di bloccarlo.

La donna aveva parlato di modi di fare sempre più espliciti, diventato un serio problema di rapporti. L’uomo, sempre secondo il racconto fornito dalla vittima, era addirittura arrivato a prometterle un contratto a tempo indeterminato, in cambio ovviamente che lei concedesse i suoi favori.

Il processo

Durante il procedimento a carico del 42enne erano stati sentiti diversi testimoni. C’è chi aveva riferito di non aver mai notato atteggiamenti pesanti da parte dell’uomo, altri che invece avevano dato ragione alla donna.

Era stata chiamata a testimoniare anche la madre della presunta vittima. La parte lesa, assistita dall’avvocato Fabrizio Lauti, nel corso delle udienze inoltre aveva presentato la revoca di costituzione di parte civile. Questo aveva determinato l’uscita di scena da parte dell’azienda per cui i due lavoravano all’epoca dei fatti.

Alla fine, il collegio del tribunale di Vercelli ha emesso una sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste.

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