Cronaca
Alagna, escursionisti in rifugio non riescono a muoversi: soccorritori mobilitati
Alagna, escursionisti in rifugio non riescono a muoversi: soccorritori mobilitati. Una squadra ha dovuto trascorrere la notte alla Capanna Gugliermina.
Alagna, escursionisti in rifugio non riescono a muoversi: soccorritori mobilitati
Due allarmi per escursionisti in difficoltà lanciati dal territorio di Alagna nella giornata di ieri, sabato 10 settembre. Il primo da un escursionista bloccato alla Capanna Gugliermina da un dolore a una gamba. L’uomo non aveva subito traumi, ma il dolore era comunque troppo forte per rimettersi in cammino per la discesa, e ha chiamato i soccorritori.
A causa di condizioni meteo proibitive, una squadra mista del Soccorso alpino e speleologico piemontese e del Soccorso alpino della Guardia di finanza è stata trasportata con un elicottero a 400 metri di dislivello a valle del bivacco e ha raggiunto l’infortunato a piedi.
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La notte in rifugio
Purtroppo non è stato possibile evacuarlo né via terra, né via cielo. Per cui l’intera comitiva ha trascorso la notte nella Capanna in attesa di condizioni migliori: scenderanno nella mattinata di oggi.
Quattro bloccati alla Capanna Resegotti
Una situazione analoga alla Capanna Resegotti, da cui ha chiamato un gruppo di quattro escursionisti affermando di non essere in grado di scendere a valle. Sono illesi e attrezzati per trascorrere la notte nel bivacco, per cui è stato consigliato loro di attendere un miglioramento delle condizioni meteo per un recupero tramite elicottero. L’operazione si farà in mattinata.
Foto della Capanna Gugliermina da Facebook
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Marcello
13 Settembre 2022 at 14:37
Spero ci sia qualcuno che valuti seriamente che si tratti di emergenza. Ultimamente sembra che sia diventato un po’ troppo facile fare giri in elicottero a scrocco della collettività. La gente deve capire che in montagna non si scherza!
Varmone
13 Settembre 2022 at 16:28
A scrocco? Che io sappia l’elicottero si paga. Non è così?
Herik
13 Settembre 2022 at 19:31
Il Soccorso alpino fa riferimento al Servizio Sanitario Nazionale, in tutta Italia il recupero è gratuito e il costo è a carico della collettività…aggiungo io “purtroppo”…come al solito tutti pagano per poche teste di c***o