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Cronaca

Anni di insulti e botte contro una ragazzina: il caso a Valdilana, condannati padre e matrigna

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Anni di insulti e botte verso una adolescente a Valdilana: condannati padre e matrigna. Una vicenda che è avvenuta anni fa in paese, ora la vittima si è rifatta una vita.

Valdilana, anni di insulti e botte nei confronti di una minore

La vita quella in famiglia dopo la morte della madre e l’arrivo della matrigna era diventata un incubo per una ragazzina. Ha passato anni di soprusi, insulti, botte. Alla fine riuscì a scappare da quell’inferno e ora ha avuto giustizia.

La condanna

Il padre e a matrigna sono finiti sotto processo in tribunale a Biella e sono stati condannati a due anni per maltrattamenti. Il giudice ha riconosciuto la sospensione della pena alla frequentazione di un corso della durata di un anno in un apposito centro maltrattanti. Previsto un risarcimento di 25mila euro alla vittima.

I fatti sono avvenuti in un centro di Valdilana. La giovane, che durante il processo è stata seguita dall’avvocato Nicoletta Verdardo come parte civile, adesso non abita più lì e si è rifatta una vita.

Maltrattamenti continui

La vittima era rimasta orfana di madre, e dopo qualche tempo il padre aveva portato in casa un’altra donna ad abitare con loro. Ma costei, invece che cercare di prendersi cura della minorenne, aveva iniziato ad avere un atteggiamento duro nei suoi confronti. Sin da ragazzina era stata costretta a subire angherie, come quella di portare fuori il cane in pena notte, le era vietato l’uso del telefono e pure del computer. Ed era lei sin da piccola a doversi occupare delle pulizie di casa. Addirittura veniva spiata in continuazione grazie ad alcune telecamere, la tenevano sotto controllo. Le era stato vietato anche di fare visita alla tomba della madre ormai defunta. Insomma una serie di cattiverie senza giustificazione nei confronti di una giovane.

Gli insulti poi erano all’ordine del giorno, era finita anche un paio di volte al pronto soccorso per le botte, anche se in realtà era stato detto che era caduta accidentalmente. Per quasi dieci anni la piccola si è portato dentro un segreto terribile che aveva forse paura o vergogna a confessare.

La svolta

Un giorno era stata ricoperta di insulti solo perché era stata da un’amica e si era truccata. La giovane, sapendo di rischiare l’ennesima lite, si era ripulita un viso tralasciando un piccolo indizio, un po’ di rossetto era rimasto sulle labbra. Per così poco era scoppiato un vero e proprio putiferio. Padre e matrigna erano arrivati anche a decidere di farle abbandonare le scuole superiori. A quel punto la giovane ha trovato il coraggio di uscire allo scoperto e di parlare di ciò che le stava capitando con una insegnante. L’adolescente era stata accompagnata in questura dove aveva raccontato tutto. E così era riuscita da sola a uscire da quell’incubo, trasferendosi dai nonni e non mettendo più piede in quella casa che era diventata degli orrori.

Da quel momento erano partite le indagini che hanno portato poi al processo nei confronti dei due adulti accusati di maltrattamenti. Ora quella bambina ha potuto da ragazza riprendere in mano la sua vita e avere un po’ di giustizia.

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