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Cronaca

Arrestati falsi tecnici che derubavano gli anziani: colpi anche in bassa Valsesia

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uccide la ex

Arrestati falsi tecnici che derubavano gli anziani. L’indagine è arrivata a toccare anche la bassa Valsesia.

Arrestati falsi tecnici che derubavano gli anziani

I carabinieri di Novara hanno portato a termine l’operazione “Elder”, smantellando tre “bande” di ladri specializzati nei furti in abitazione ai danni di anziani. I truffatori agivano con il metodo dei “falsi tecnici”. Essi si presentavano alla porta di casa spacciandosi per tecnici inviati dal Comune rubavano l’oro e il denaro custodito nell’immobile.

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Gli ultimi arresti qualche giorno fa

I militari hanno fermato il primo gruppo, composto da tre pregiudicati sinti, lo scorso febbraio a Sillavengo (NO). Negli ultimi giorni, invece, sono stati arrestati altri quattro sinti che componevano ulteriori due gruppi criminali, a Carmagnola e Vercelli.

Refurtiva di circa 800mila euro

È stata anche sequestrata refurtiva e denaro contante, il tutto per un valore approssimativo di 600mila euro. È stato inoltre individuato e arrestato il ricettatore al quale si rivolgevano i ladri dopo i colpi. Anch’egli trovato in possesso di oltre 200mila euro in contanti e preziosi.

Chi sono i truffatori

Lo scorso febbraio a finire in manette a Sillavengo furono Giuseppe Icardi, 42 anni, Valentino Delagarie, 45 anni, di Carpignano Sesia, e Samuele Massa, 36 anni, del Torinese. Lo scorso 7 maggio, a Carmagnola, arrestati invece i vercellesi Spartaco Laforè e Sciari Riviera, 51 e 30 anni, padre e figlio, ritenuti responsabili di alcuni furti in abitazione a Novara e nel Varesotto tra ottobre e dicembre.

Altre due ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti dei vercellesi Teresio e Alessandro Dibois, di 52 e 42 anni, zio e nipote, trovati in possesso di refurtiva legata a furti commessi tra il 2020 e il 2021 a Borgomanero, Bolzano Novarese, Torino e Asti.

Negli stessi giorni, a Orio Canavese, i carabinieri hanno individuato un commerciante ritenuto il ricettatore. In casa di Alberto Barbero recuperati 200mila euro in contanti, gioielli, e un fucile con matricola abrasa.

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