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Cronaca

Bambini maltrattati al nido di Crescentino: le mamme stanno con le maestre

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Bambini maltrattati al nido di Crescentino, le mamme stanno con le maestre

Bambini maltrattati al nido

Come riportano i nostri colleghi di Nuova Periferia, tre mesi di videoriprese hanno portato la Procura della Repubblica di Vercelli a mettere sotto inchiesta due maestre dell’asilo nido «La Coccinella» di Crescentino. Ai genitori che hanno iscritto i loro figli nella struttura, però, i conti non tornano e per questo hanno preso le parti delle educatrici.

La difesa delle mamme

«Sono due educatrici molto professionali e non crediamo a tutto quello che è stato raccontato. Mia figlia – dice una delle mamme– ha frequentato l’asilo nido sino al 2010. Mi sono trovata benissimo, lei è stata cresciuta con amore e ogni volta che vede le maestre le abbraccia. Mia figlia piangeva perché non voleva venire via dall’asilo, vi sembra la reazione di chi viene maltrattata? Non ho mai avuto nulla da ridire sui loro metodi».
«Trattavano i bambini come se fossero loro figli. – aggiunge un’altra – Poi, stiamo parlando di educatrici quindi se per raggiungere il loro obiettivo dovessero dare uno schiaffetto sulla mano del bambino, non ci vedo nulla di strano. A chi non è mai capitato a casa? Mio figlio quando incontra le insegnanti le abbraccia con affetto e questo è un segnale evidente che hanno lasciato un ricordo positivo».
«Si sta assistendo ad una vera e propria gogna mediatica – dice una terza– tutto questo è ingiusto. Io ho portato i miei figli all’asilo nido con quelle insegnati e posso dire che mi sono trovata molto bene. Sono persone squisite. Ci tengo a sottolineare che quello che sta accadendo è assurdo e ci troviamo davanti a due ottime educatrici. Tra mamme ci siamo confrontate e non crediamo che tutto quello che è emerso nei giorni scorsi sia reale. Trovo ingiusto che queste due persone siano già state condannate dal giudizio degli altri. Sono due maestre che hanno il polso duro, ma sanno educare, sanno essere severe e chiocce quando serve e questo per il bene dei bambini».

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