Blatte morte e larve nel pane: chiuso il panificio degli orrori
Nei giorni scorsi personale della Polizia di Stato del Commissariato Barriera Nizza, congiuntamente ad agenti della Polizia Locale, hanno svolto un servizio finalizzato alla verifica dei titoli autorizzativi e delle norme che regolano i pubblici esercizi, volto la tutela dei consumatori. C’era anche personale dell’Asl per certificare l’operato della Polizia senza dar adito alle solite polemiche e contestazioni da parte dei gestori. Sottoposti a controllo complessivamente 5 esercizi pubblici: due panifici, due esercizi di vicinato e un’attività artigianale di acconciatore (in quest’ultimo non sono stati riscontrati illeciti).
L’elenco degli illeciti
Come riporta Prima Torino, in un esercizio di vicinato di via Galliari a Torino è stata riscontrata l’apertura abusiva, con conseguente sanzione amministrativa di 5.000 euro. In un secondo esercizio di vicinato extralimentare, sono stati riscontrati illeciti amministrativi e violazioni relative alle normative anti Covid, la multa in questo caso ammonta a 2432. All’interno di un panificio in via Ormea, c’erano irregolarità di natura strutturale e autorizzative: diffidata la titolare e multata per 1.000. Infine durante il controllo di un secondo panificio (abusivo) in via Canova, gestito da un marocchino di 48 anni, gli agenti hanno trovato una sporcizia a dir poco imbarazzante. Muffa su tutte le pareti, una pessima condizione igienica sulle assi di legno su cui venivano riposte le forme di pane e sulle attrezzature da lavoro; carrelli e teglie usate per infornare il pane arrugginite con sporco incrostato. L’impianto elettrico, privo di qualsiasi certificazione, era di fattura precaria, con alto rischio di corto circuito. Nel deposito, 211 sacchi di farina, (per un peso complessivo superiore alle 5 tonnellate) in pessimo stato di conservazione: sia a terra che sui muri veniva riscontrata la presenza di blatte morte e larve di insetti nella farina vivi.
Denunciato il panettiere
Ulteriori 200 chili, di alimenti in cattivo stato di conservazione già lavorati, quali pane, pizze, focacce, olio e sacchi di farina che erano presenti nel laboratorio sono stati sottoposti a sequestro. La Polizia Locale accertava e contestava l’apertura abusiva di panificazione in quanto mancante il titolo autorizzativo: il totale della multa ammonta a 5.164 euro. Il proprietario è stato quindi denunciato poiché deteneva sostanze alimentari, destinate alla vendita e alla somministrazione al pubblico, in cattivo stato di conservazione e per le irregolarità riscontrate in merito alla sicurezza negli ambienti di lavoro. L’Asl ha anche intimato la chiusura immediata dell’attività. Certo pensare che lì si poteva comprare pane con “contorno” di blatte morte e larve fa davvero rabbrividire!