Cronaca
Borgosesia anelli della mamma spariti nel tour tra ospedali
Borgosesia anelli della mamma spariti: «Purtroppo c’è chi si approfitta dell’emergenza virus».
Borgosesia anelli della mamma spariti
L’anziana madre viene ricoverata d’urgenza in ospedale a Borgosesia, poi trasferita a Vercelli e purtroppo muore. Ma i tre anelli che aveva addosso al momento del ricovero sono spariti e adesso la figlia vuole andare fino in fondo. «Al di là dell’aspetto economico – spiega – è proprio una questione di principio. Qualcuno ha approfittato dell’emergenza Coronavirus, noi non abbiamo potuto vedere nostra madre e così soltanto quando è morta ci siamo resi conto che mancavano i suoi anelli».
Ricoverata prima a Borgosesia
La donna ha già provato a sentire sia l’ospedale di Borgosesia che di Vercelli, ma i preziosi nessuno dice di averli. «Era l’11 agosto quando mia mamma che abitava a Borgosesia si è sentita male in casa – racconta la figlia -. In quel momento non eravamo con lei, è stato chiamato il 118 e i sanitari dell’ambulanza sono intervenuti e l’hanno portata al pronto soccorso di Borgosesia».
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Trasferita a Vercelli
Le condizioni della donna erano gravi. «Il giorno dopo vengo chiamata da una dottoressa che mi chiede alcune informazioni sulla mamma per la cartella clinica – riprende il racconto la figlia -. Le fanno una Tac e scoprono che, purtroppo, ha un tumore al cervello. A questo punto viene portata all’ospedale di Vercelli». La situazione era ormai compromessa e dopo tre settimane, il 30 agosto, la donna muore.
Nessuna visita per i figli
A causa delle restrizioni per il Coronavirus però i figli non l’hanno quasi mai vista. «Ho potuto vederla il 17 agosto – ricorda la donna – ed era arrivata già a Vercelli da qualche giorno. Gli anelli non li aveva alle dita, ma non ci ho fatto caso. In quel momento lì le preoccupazioni erano ben altre». Quando è deceduta l’ospedale ha consegnato ai famigliari gli effetti personali della defunta, ma degli anelli nessuna traccia.
Nessuno sa rispondere
La figlia ha voluto andare fino in fondo. «Ho chiamato l’ospedale di Vercelli e mi hanno detto che loro non hanno nulla – spiega -. Con l’emergenza Covid tengono i preziosi in una cassaforte, ma a nome di mia mamma non c’era nulla. Mi hanno detto che probabilmente era arrivata già senza anelli. Stessa telefonata ho fatto all’ospedale di Borgosesia e anche qui mi hanno detto che non avevano alcun anello e che per gli esami che le avevano fatto non era necessario toglierli».
Questione affettiva e di principio
«Qualcuno li ha per forza presi – sottolinea la donna -. Non intendo passare sopra questa situazione. Ripeto non è una questione economica, quanto affettiva e soprattutto di rispetto. Sinceramente spero che saltino fuori, andrò comunque avanti facendo denuncia».
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