Cronaca
Borgosesia otorino assolto dopo 7 anni | La lettera
Borgosesia otorino assolto dopo 7 anni: gli amici di Mario Policarpo gli dedicano una lettera in cui esprimono solidarietà e fiducia verso lo specialista che era accusato di concussione.
Borgosesia otorino assolto: la stima degli amici
Sette anni per essere assolto. L’accusa nei confronti del dottor Mario Policarpo, otorino con studio a Borgosesia e medico all’ospedale Maggiore di Novara, era quella di concussione: la sentenza lo ha dichiarato innocente. Non avrebbe infatti portato avanti alcun atto di “terrorismo” psicologico verso i pazienti per convincerli di andare in una struttura privata e a evitare il pubblico. Solo un realistico prospetto dei tempi di attesa. E con una lettera gli “amici dell’alta Valsesia” vogliono sottolineare la riabilitazione del medico.
«Ci sono voluti ben sette anni per stabilire che il dottor Mario Policarpo fosse dichiarato assolutamente estraneo dall’accusa di tentata concussione, perché “il fatto non sussiste”. La formula assolutoria non lascia ombra di dubbio, per cui l’accusa di pressioni sui pazienti per invitarli a farsi operare in strutture private piuttosto che in ospedale, è stata smentita da prove inconfutabili, anzi è emersa la scrupolosità e la buona fede del medico nell’informare i pazienti sulle diverse possibilità di intervento. Per noi che siamo gratificati della sua amicizia da tantissimo tempo, in quanto assiduo frequentatore dell’Alta Valsesia, sia in veste di esperto alpinista che di provetto sciatore, dubbi sulla sua estraneità ai fatti contestati non ne abbiamo mai avuti – scrivono ancora nella lettera gli amici -. La sua bontà d’animo e la sua semplicità nel proporsi, senza mai evidenziare minimamente la sua posizione di medico di elevato profilo professionale, sono caratteristiche che identificano gli uomini di alto spessore morale che hanno nel cuore i veri valori della vita. Caro Mario, con la certezza che questa difficile esperienza , ti renderà ancora più forte e determinato nell’affrontare la difficile missione di medico, ti aspettiamo in valle per rinnovarti personalmente la nostra sincera e profonda amicizia e tu lo sai che non è mai venuta meno, nel mentre ti inviamo un fortissimo abbraccio».
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