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Cronaca

Una casa a luci rosse spacciata per un centro massaggi

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Chiesta la condanna per una donna cinese e un muratore italiano di Novara

Gli annunci pubblicati on line e su giornali locali parlavano di un centro massaggi. In realtà si trattava di una centro a luci rosse, dove i massaggi erano di ben altra natura di quelli terapeutici o riabilitanti. La casa era in via Ricci a Novara: a notare le continue frequentazioni erano stati i vicini di casa, che avevano notato un giro notevole di piccoli imprenditori, operai, studenti e professionisti. 

Gli investigatori hanno dovuto impegnarsi con pedinamenti e intercettazioni per mettere in luce un giro di prostituzione organizzata da cinesi e italiani, con basi, oltre che a a Novara, anche a Torino e Cuneo.

Così ieri il pm Mario Andrigo di Novara ha chiusto una pena di cinque anni per una donna cinese di 42 anni (irreperibile) e tre anni e mezzo per un muratore novarese di 67 anni, accusati di gestione di case di prostituzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La difesa ha invece chiesto l’assoluzione per entrambi: per la cinese perché non sarebbe provato come gestiva effettivamente le case, per il muratore perché si sostiene che fosse un sempice cliente. 

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