Cronaca
Caso Chiarelli, da domani in tribunale a Biella
Si apre domattina, in tribunale a Biella, il caso giudiziario sulla morte di Federico Chiarelli. Era l’alba del 12 ottobre del 2014 quando il corpo del 19enne coggiolese fu ritrovato, privo di vita, a pochi metri dalla sua abitazione di via Roma.
Si apre domattina, in tribunale a Biella, il caso giudiziario sulla morte di Federico Chiarelli. Era l’alba del 12 ottobre del 2014 quando il corpo del 19enne coggiolese fu ritrovato, privo di vita, a pochi metri dalla sua abitazione di via Roma. Le indagini degli inquirenti rivelarono che, a investirlo, era stata la Fiat Punto condotta dall’amico 21enne Andrea Alciato con cui aveva trascorso la serata.
Alciato fu arrestato ma già durante l’interrogatorio di garanzia sostenne di non essersi accorto di nulla e fu rimesso in libertà. Dopo oltre un anno di attesa domani sarà avviato il procedimento a suo carico. Pesanti le accuse che la procura di Biella gli ha rivolto: omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Il dibattimento si preannuncia acceso: a confronto le perizie di procura e difesa.
Tra le ipotesi formulate in sede d’indagine anche quella secondo cui Chiarelli si trovasse, al momento dell’impatto, accovacciato e non di fronte all’auto. Nel tentativo di ricostruire la dinamica dei fatti gli inquirenti hanno anche visionato le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza posizionate nella zona in cui è avvenuto il tragico incidente. Pare, tuttavia, che né i reperti digitali né le testimonianze abbiano contribuito a chiarire i fatti. A trovare il corpo di Federico fu un ambulante che stava andando alla festa del paese per posizionare il suo banchetto. Fu l’uomo ad allertare i soccorsi ma per il giovane non ci fu nulla da fare. A terra rimaneva il suo corpo e nessun segno di frenata.
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