Confessa di aver ucciso la madre. Viene assolto e poi condannato.

Confessa di aver ucciso la madre. Viene assolto e poi condannato. Incredibile vicenda giudiziaria, in primo grado il giudice non aveva creduto all’uomo.

Confessa di aver ucciso la madre. Viene assolto e poi condannato.

Condannato a 6 anni e 7 mesi per l’omicidio della madre in Corte d’Assise d’appello. E dire che in primo grado era stato assolto, nonostante avesse confessato tutto. Una incredibile vicenda giudiziaria che si è conclusa l’altro giorno con una sentenza che ha ribaltato quella emessa un anno fa.

Protagonista della vicenda è un operaio di 58 anni di Asti, Gianni Ghiotti.

Una sentenza che ha completamente ribaltato quella dettata in primo grado dal gup di Asti  il quale non aveva creduto alla confessione dell’uomo e lo aveva mandato assolto. Nel 2020 confessò di aver ucciso la madre, soffocandola con un cuscino, in quanto gravemente ammalata. Fu assolto perché le sue dichiarazioni furono considerate non attendibili, vista la situazione psicologica in cui si trovava l’uomo.

La sentenza di Appello

Ma la Procura aveva fatto ricorso contro l’assoluzione. In coste d’Assise d’Appello era presente anche l’imputato, come chiesto specificamente dalla Corte che si era già riunita la scorsa settimana.

Ha fatto dichiarazioni spontanee in cui ha ribadito di aver soffocato la madre sottolineando anche in che condizioni di disperazione era maturata questa decisione. La donna, infatti, era molto sofferente per una gravissima forma di osteoporosi che da anni la esponeva a continue e dolorosissime fratture e a lunghi ricoveri in ospedale.

Il presidente della Corte e i giudici popolari gli hanno creduto. Hanno creduto alla sua confessione e hanno creduto ai motivi che lo hanno portato a porre fine alla vita della madre. E quindi l’hanno condannato. Ma hanno anche applicato tutte le attenuanti possibili e la quantificazione della pena al minimo.

Su La Nuova Provincia di Asti leggi “Piovà Massaia: condannato l’operaio che confessò di aver ucciso la madre”

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