Cronaca
Falsi bollettini dalla Tunisia per truffare le aziende
Denuncia sporta dalla Camera di commercio per tutelare i propri associati
La Camera di Commercio di Biella e Vercelli ha segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato un nuovo tentativo di truffa, in seguito alla comunicazione da parte di alcune aziende della ricezione di una lettera che si presenta come un modulo di pagamento necessario per convalidare la registrazione di un marchio, in precedenza depositato all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi dalle aziende contattate, contenente informazioni ingannevoli relativamente alla natura e alle caratteristiche del servizio pubblicizzato. Con tale nota viene richiesto il pagamento per la registrazione del marchio per 10 anni nel “Registro dei Marchi Italiani”. Le aziende destinatarie della comunicazione commerciale sono indotte a credere che tale registro corrisponda a quello ufficiale tenuto dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, sia perché è citato nel testo, sia perché l’impresa ha presentato precedentemente la domanda di tutela legale a livello nazionale. Per iscriversi al “Registro dei Marchi Italiani” è necessario effettuare il pagamento, entro un termine molto breve, della somma indicata nel modulo, pari a 110 euro per ogni classe di beni e servizi della classificazione di Nizza richiesta. I dati relativi alla società beneficiaria, A-286 SUARL con sede in Tunisia, non sono riportati nella nota (indicati un indirizzo e un recapito telefonico di Roma) ma risultano solo sul sito internet scritto nella lettera www.marchi-italiani.org nelle condizioni di contratto “Disposizioni del regolamento di Registro dei Marchi Italiani”. Tale registrazione comporta l’iscrizione, a fini pubblicitari, in una banca dati e non ha nulla a che vedere con il deposito e la durata della tutela giuridica presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
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