Cronaca
Ghemme ha dato l’addio a Damiano Monticone
Cavaliere al merito della Repubblica, è stato “il” capostazione
Quando a Ghemme c’erano ancora il treno e tanti viaggiatori, lui era il capostazione. Lutto in paese per Damiano Monticone, classe 1919, cavaliere al merito della Repubblica italiana, morto domenica. Il suo funerale è stato celebrato martedì, partendo dall’abitazione di via X Martiri. Alla cerimonia erano presenti un rappresentante dell’associazione combattenti e reduci di Ghemme con la bandiera storica e quelli dell’associazione aeronautica militare della sezione di San Damiano d’Asti con il delegato regionale Dino Franco. Sulla bara, invece, c’erano la bustina dell’aviatore, la medaglia del cavalierato e lo stemma dell’aviazione, oltre al fazzoletto raffigurante l’aquila.
Monticone lascia il figlio Antonio, con Fiorenza, la sorella Angela e il fratello Pierino. Monticone, nato a San Damiano d’Asti, era arrivato a Ghemme nel 1942 per prestare servizio al campo di aviazione e si era poi fermato in paese dopo aver conosciuto e sposato Giuseppina Onesti, scomparsa poi nel 1994. Negli anni ‘50, dopo la nascita del figlio Antonio, aveva fatto il muratore e l’agricoltore, ma studiando la sera era anche riuscito a ottenere i titoli scolastici per entrare nelle Ferrovie dello Stato, in cui era stato assunto nel 1959. Qualche anno dopo era diventato capo stazione proprio a Ghemme, dove in seguito aveva avviato anche una piccola azienda vitivinicola. Il suo impegno sociale ha trovato sbocco nell’Avis di Ghemme, di cui è stato uno dei primi donatori. Nel 2006 aveva inoltre ricevuto il diploma di cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
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