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Cronaca

La tragedia dei volontari Enpa: il racconto straziante del sopravvissuto

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La tragedia dei volontari Enpa: il racconto straziante del sopravvissuto. Un incidente che ha toccato anche molti volontari valsesiani, amici di Elisabetta Barbieri.

La tragedia dei volontari Enpa: il racconto straziante del sopravvissuto

Non riesce a togliersi dalla testa quei terribili istanti, quel secondo e mezzo che ricorderà per tutta la sua vita, Alessandro Porta, 48 anni di Busto Garolfo che la scorsa domenica mattina si trovava sul furgone con Elisabetta Barbieri, 63 anni di Rho e Federico Tonin 47 anni di Arconate. Furgone che come ogni fine settimana stava trasportando cani e gatti randagi dal Sud al Nord per le adozioni. Uno schianto terribile quello avvenuto sulla A14 tra Pesaro e Cattolica conclusosi con il decesso di Elisabetta e Federico.

Una tragedia che ha toccato anche la Valsesia: Elisabetta era infatti molto conosciuta tra i volontari della zona, tant’è che alcuni si sono anche recati al suo funerale.

Il racconto straziante del sopravvissuto

Il racconto di Alessandro Porta lo hanno raccolto i colleghi di Prima Milano Ovest. «Subito dopo lo schianto ho sentito una persona che urlava in mezzo alla strada, ho poi scoperto essere l’autista del Tir, mi sono staccato la cintura di sicurezza e sono sceso dal furgone pensando di essere seguito da Betty e Federico – racconta Alessandro – Purtroppo non è stato così, ho scosso più volte Betty e Federico, li ho chiamati con tutta la forza che avevo, purtroppo però nessuno dei due ha risposto. Qualcuno ha chiamato i soccorsi, sono arrivati quasi subito, hanno tentato di rianimarli, ma purtroppo per loro non c’era più nulla da fare».

Alessandro torna poi a parlare di quei terribili secondi. «Eravamo in anticipo rispetto all’orario in cui saremmo dovuti arrivare a Riccione, stavamo viaggiando tranquillamente, all’improvviso ci siamo trovati davanti dei grossi detriti sparsi sull’asfalto, tra cui se non mi sbaglio anche la cabina del Tir che pochi metri dopo ci ha sbarrato la strada. Era in mezzo alle corsie, occupava tutta la strada dalla corsia di sorpasso a quella di emergenza. Federico ha frenato, si è messo di traverso ma il botto è stato purtroppo inevitabile».

Ha messo i cani al sicuro

Una volta giunti sul posto i soccorsi Alessandro è stato portato all’ospedale di Cesena. «Non volevo lasciare il luogo dell’incidente, non volevo andare in ospedale. Mi sono occupato dei cani che si trovavano nel retro del furgone, li abbiamo messi sul camion di un autista spagnolo che solitamente trasporta cavalli. Poi sono potuto tornare a casa dove continuo a pensare a quei terribili momenti…»

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