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Cronaca

Motocross abusivo nei boschi di Sizzano

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motocross illegale

Motocross abusivo nei boschi di Sizzano e un raduno organizzato malgrado l’ordinanza regionale lo vietasse: i carabinieri forestali di Carpignano in azione.

Motocross abusivo

Il giorno 24, la Stazione Carabinieri Forestale di Carpignano Sesia ha avviato una serie di controlli in area boschiva a titolo di prevenzione contro l’esercizio abusivo di attività di motocross in ambiente naturale. L’attività di controllo era scaturita da segnalazioni che evidenziavano come, nelle aree boschive a ridosso del comune di Sizzano e Fara Novarese, veniva svolta attività fuoristrada non autorizzata con moto da cross. Il controllo ha consentito di individuare e identificare, in località Boscopiane del comune di Sizzano, quattro persone, tutti cittadini di nazionalità tedesca, che, alla vista della pattuglia, cercavano di sottrarsi alla verifica. La pronta reazione dei Carabinieri Forestale ha consentito di bloccarli e sanzionarli, ciascuno con una contestazione di violazione amministrativa di 340 euro. A tutti è stato contestato il transito motorizzato in area naturale, tra l’altro, con mezzi privi di assicurazione e targa.

Il raduno

Ulteriori accertamenti, condotti con il supporto anche di una pattuglia della Polizia Locale dell’Unione Novarese 2000, hanno consentito di individuare, vicino al luogo in cui erano stati intercettati i motociclisti, ma nel territorio di Fara Novarese, lo svolgimento di una riunione motoristica organizzata, con la presenza di circa una trentina di persone. È stato individuato anche l’organizzatore della riunione. Si tratta di un cittadino italiano, residente in provincia di Varese. Lo stesso, nella giornata di ieri, è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara in quanto, nell’aver organizzato l’evento, aveva così violato l’ordinanza con la quale viene fatto divieto di svolgere manifestazioni in area pubblica con assembramento di persone. L’ordinanza è stata emessa
allo scopo di prevenire la diffusione del COVID-19.

I controlli

All’organizzatore è stato contestato il reato di inosservanza dell’ordine dell’Autorità, emanato per ragioni d’igiene e sanità pubblica. L’assembramento è stato sciolto. Nella giornata odierna, un nuovo tentativo di svolgere analoghe iniziative, è stato impedito dal pronto intervento dei Carabinieri Forestale. «Il presidio delle aree boschive rimane obiettivo primario dei Carabinieri Forestale – avvertono i militari – Le attività di controllo verranno ulteriormente sviluppate, a maggior ragione in tale periodo, anche allo scopo di prevenire violazioni ai divieti di cui all’Ordinanza del 23 febbraio e a tutela della salute pubblica».

Immagine di repertorio

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