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Cronaca

Pray 35enne nei guai per la truffa del finto nipote

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Pray 35enne nei guai per la truffa del finto nipote

Pray 35enne a processo per truffa: secondo le indagini, avrebbe tentato di circuire diversi anziani per farsi consegnare dei soldi.

Pray 35enne a processo

Si sarebbe spostato nella zona di Varese, da Pray, per tentare di circuire degli anziani. Il 35enne F.C. (queste le iniziali di nome e cognome) è stato scoperto dai carabinieri di Ponte Tresa. Aveva scelto la sua vittima con cura, una anziana signora nel piccolo Comune di Cremenaga. Ed era riuscito a raccogliere abbastanza informazioni su di lei, tanto da riuscire a mettere a segno la truffa.
L’aveva contattata al telefono: «Ciao, sono tuo nipote Silvio. Mi servono 20mila euro per una casa all’asta. Mi puoi aiutare». La donna sulle prime rimase un po’ interdetta, poi si decise di consegnare al nipote, falso, 4mila euro oltre ad alcuni gioielli. Ma la signora non era stata l’unica vittima, quel 10 ottobre del 2018 il 35enne di Pray tentò il colpo con altre cinque anziani che però non cascarono nella trappola.

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La telefonata

I carabinieri della stazione di Ponte Tresa si misero sulle tracce del truffatore. Lo identificarono sulla base dei filmati della videosorveglianza comunale che riprendono la strada in cui la vittima avrebbe consegnato i soldi a un falso notaio. Già, perché nella vicenda è entrato in scena anche un presunto pubblico ufficiale. In realtà, all’anziana qualche dubbio era venuto dopo la prima chiamata. La voce di colui che si presentava come il nipote non la convinceva e glielo disse espressamente. «Ho una tracheite», si giustificò lui. Poi, con la sua parlantina, la spinse a dargli i mille euro che aveva in casa, altri tremila che andò a prelevare all’ufficio postale e persino a mettere in un sacchetto i suoi preziosi, per un peso di 200 grammi. Soldi e gioielli consegnati a quel finto notaio che le aveva dato appuntamento vicino a un negozio di parrucchiere.

La denuncia

Una volta tornata a casa l’anziana compose il numero del nipote, quello vero, e scoprì di essere stata truffata. Andò quindi a fare denuncia ai carabinieri, che le mostrarono anche un album fotografico con i volti di persone sospette. Carabinieri che attribuiscono allo stesso biellese altri cinque tentativi di truffa, con la stessa tecnica, sempre ai danni di pensionati di Cremenaga contattati quel 10 ottobre 2018.

Il processo è appena agli inizi in tribunale a Varese. Il dibattimento inizierà nel mese di novembre. Il prayese è difeso dall’avvocato Jenny Cantù. La pubblica accusa ha inserito una lunga serie di testimoni da presentare al giudice per sostenere la propria tesi accusatoria.

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