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Cronaca

Rubano bancomat a 87enne dopo l’appuntamento sexy

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rubano bancomat

Rubano bancomat a un anziano: rinviate a giudizio due giovani di 25 e 28 anni.

Rubano bancomat

Sono state accusate di avere preso il bancomat di un pensionato di 87 anni di Valdilana, dopo essersi intrattenute con lui. Avrebbero poi cercato con la tessera di fare il pieno in un distributore automatico e provato anche a prelevare allo sportello, ma le operazioni non erano andate a buon fine. Per questo motivo due ragazze, una 28enne di origine marocchina e una 25enne polacca, sono state rinviate a giudizio.

La relazione

L’episodio risale all’anno scorso quando l’uomo aveva iniziato ad avere una frequentazione con una 25enne, la donna di origine straniera lavorava come badante e aveva conosciuto l’87enne. Tra i due era nato un rapporto, come hanno ammesso entrambi, che alla fine si era indirizzato consensualmente verso una dimensione erotica. Addirittura, in un secondo momento era entrata nel gioco anche un’amica della donna, una marocchina di 28 anni. Il pensionato faceva qualche regalo, oppure qualche banconota.

Il furto

Il rapporto era andato avanti così per un po’ fino alla sera del furto. Secondo la testimonianza resa dalle due ragazze era stato l’anziano a chiamarle proponendo di andarlo a trovare, in cambio avrebbe pagato la benzina permettendo loro di usare il bancomat. E’ stata questa la giustificazione adotta dalle giovani per il fatto di aver utilizzato la carta alla pompa di rifornimento, ma l’operazione non era andata a buon fine in quanto il pin era errato.

L’accusa

Alla fine però il giudice ha accolto la tesi accusatoria dell’uomo che invece aveva subito denunciato il furto ai carabinieri di Trivero spiegando che le due gli avevano sottratto il bancomat da sotto gli occhi prima di andarsene. Una volta lasciata l’abitazione dell’anziano le due donne avevano cercato di effettuare un prelievo allo sportello automatico di Ponzone e poi il rifornimento di carburante da un vicino distributore. A incastrarle sono sta le immagini di videosorveglianza. Ora le ragazze rischiano un processo per furto in abitazione.

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