Cronaca
Salvò la vita all’amante che voleva uccidersi: ghemmese libero dall’accusa di tentato omicidio
Salvò la vita all’amante che voleva uccidersi, ma la versione della donna è un’altra.
Salvò la vita all’amante che voleva uccidersi
Aveva tentato di salvare l’ex amante che voleva impiccarsi, invece si è trovato ad affrontare un processo per tentato omicidio. Un 58enne di Ghemme è stato assolto dopo tre anni dal tribunale di Novara con la formula “perché il fatto non sussiste”.
Un episodio singolare
Era il 26 luglio 2017 quando in una azienda di Cureggio scattò l’allarme per un tentato suicidio: una donna di 37 anni voleva impiccarsi con un foulard. A fermarla era stato l’ex amante che l’aveva trovata sul balcone, appesa a una sbarra. Riuscì a sorreggerla per le gambe chiedendo poi l’aiuto di due operai che la salvarono, per poi chiamare i soccorsi.
Tentato suicidio
Quando la donna si svegliò in ospedale però negò di aver tentato il suicidio. Aveva invece raccontato che qualcuno aveva cercato di strangolarla, accusando proprio l’ex amante. Anche in tribunale aveva ribadito di non aver mai avuto alcuna intenzione di togliersi la vita. Ovviamente si era creato un vero e proprio giallo.
L’assoluzione del tribunale
Durante il procedimento la donna non si è costituita parte civile. La difesa dell’uomoha sempre sostenuto la totale estraneità ai fatti del proprio assistito. Il legale ha infatti ribadito anche durante l’arringa finale che il 58enne ghemmese non tentò di uccidere la conoscente, ma di salvarle la vita. Ed è stata proprio la ricostruzione dei fatti alla fine a scagionare l’uomo.
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