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Cronaca

Strage Rivarolo: migliorano le condizioni dell’uomo che ha ucciso moglie, figlio e padroni di casa

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Strage Rivarolo: migliorano le condizioni dell’uomo che ha ucciso moglie, figlio e padroni di casa. Renzo Tarabella potrebbe riuscire a dare la sua versione dei fatti. Si è sparato in bocca ma incredibilmente il proiettile non ha leso organi vitali.

Strage Rivarolo: migliorano le condizioni dell’uomo che ha ucciso moglie, figlio e padroni di casa

In un paese ancora sconvolto dalla tragedia di sabato sera in corso Italia non si parla d’altro: ancora tanti, troppi gli interrogativi che si pongono i cittadini sulla strage compiuta a Rivarolo da Renzo Tarabella, pensionato di 83 anni che dopo aver ucciso il figlio Wilson, disabile grave di 51 anni e la moglie Maria Grazia di 79 e i Dighera, Osvaldo e Liliana, si è sparato un colpo in testa. Della strage e dei successivi sviluppi ne parla Prima il Canevese.

Un caso su un milione

Quando i militari domenica notte hanno fatto irruzione nell’appartamento Renzo era ancora cosciente (il colpo per sè lo aveva esploso appena qualche istante prima). Trasportato d’urgenza al San Giovanni Bosco i medici lo hanno operato per risolvere i danni provocati dal proiettile che comunque non ha leso organi vitali ma ha bucato il palato uscendo poi dallo zigomo. Un caso al limite dell’incredibile, perché normalmente il colpo sparato in bocca è letale.

Fuori pericolo

Non avendo leso alcun organo i medici sono ottimisti sulle sue condizioni, considerando comunque il fatto che il paziente è un uomo di 83 anni e che nel caso di un uomo in età avanzata è difficile fare previsioni in quanto il quadro clinico potrebbe comunque peggiorare da un momento all’altro. Tarabella potrebbe fornire qualche elemento in più agli inquirenti per chiarire cosa sia successo sabato sera e cosa sia scattato nella sua mente.

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