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Cultura e turismo

Anpi Borgosesia ricorda i caduti: «I fascismi cercano spazio in valle»

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Il 22 dicembre 1943, dieci persone furono fucilate vicino alla chiesa di Sant’Antonio

Borgosesia non dimentica le vittime del nazifascismo. È stata celebrata alla presenza dei partigiani, degli studenti, delle associazioni e dei sindacati, nonché dei cittadini, la commemorazione delle vittime del 22 dicembre: dieci persone vennero catturate durante un rastrellamento in seguito alla morte di due fascisti, torturate e fucilate al muro della chiesa di Sant’Antonio. Quel giorno ci furono altri tre morti.

Con la cerimonia sul luogo delle esecuzioni, la sezione Anpi di Borgosesia ha voluto onorare la memoria delle tredici vittime di settantaquattro anni fa, e tutti coloro che lottarono per la libertà. A monito e impegno per respingere il ritorno dei nazifascismo: «La grande partecipazione alla commemorazione dei martiri del 22 dicembre – sottolinea Alessandro Orsi, presidente dell’Anpi cittadina – è la migliore risposta alle recenti provocazioni, purtroppo anche nella nostra valle, dei neofascisti. Una risposta forte, civile, democratica: Borgosesia non ha dimenticato i misfatti dei nazifascisti». Con bandiere e gagliardetti, è stato portato anche uno striscione: “La Valsesia antifascista dice no al ritorno dei nazifascisti nella valle”.

Alla deposizione della corona d’alloro alla Torre campanaria, luogo simbolo della lotta di Resistenza, è seguita l’orazione affidata a Bruno Rinaldi e la messa nella chiesa di Sant’Antonio. La cerimonia onora la memoria di Enrico Borando, Angelo Longhi, Adelio Bricco, Silvio Loss, Mario Canova, Giuseppe Osella, Angelo Fontana, Renato Rinolfi, Emilio Galiziotti, Renato Topini, Angelo Bertone, Renato Guzzon e Virginio Toniol.

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