Cultura e turismo
Re Zors arriva a Valduggia sul passeggino da neonato GALLERY
Ha ricevuto le chiavi del paese dal suo predecessore
È un esordio decisamente divertente quello del nuovo Re Zors di Valduggia: Diego Zignone, il nuovo interprete della maschera, si è presentato a ritirare le chiavi della città nei panni di un neonato, con tanto di passeggino. A consegnare le chiavi della città, venerdì sera, in un salone gremito soprattutto di maschere rionali valduggesi, è stato il sindaco Pier Luigi Prino, già Re Zors per 18 anni.
E proprio sull’abbandono di Prino del ruolo di maschera si è scherzato durante la cerimonia: il nuovo Re Zors ha consegnato al sindaco una lettera proveniente dall’Inps, inteso come “Istituto nazionale previdenza sovrani”: «Sulla base delle informazioni e documentazioni relative alla sua posizione anagrafica e tenendo conto delle richieste della Marijn nelle quali evidenzia la necessità del regno a essere governato da un sovrano meno “datato”, le comunichiamo che da oggi potrà cedere i suoi poteri al suo giovane successore godendosi il meritato riposo». Nel documento si danno anche consigli su come l’ex maschera potrebbe impegnare il tempo libero: «Essendo sempre stato lei molto attivo le indichiamo dove passare le sue giornate senza correre il rischio che si annoi troppo e le venga in mente di tornare a governare: le consigliamo di trasferirsi a Soliva, sicuri che tra partite di briscola, bocce e taglio dei tronchi, trascorrerà una serena vecchiaia». Pensionamento accolto da Prino: «Considerando che è la seconda volta che vado in pensione, dal lavoro e dal carnevale, penso proprio che debba ritirarmi dalle scene».
Non sono poi mancati i consueti omaggi scherzosi ad amministrazione comunale e comitato centrale. Il gruppo dei Famai di Orcarale ha regalato al vicesindaco Carlo Zanetta del sale grosso: «Probabilmente lo avevate finito o non ne avete avuto sufficiente per tutte le vie del paese – ha spiegato Doriano Cottarelli -, soprattutto quelle utilizzate dai bambini per andare a scuola». Hanno ricevuto un dono, un grande bidone di mostarda, Paolo Galletti, attuale presidente del comitato, e il suo predecessore Franco Cigolini: «Vi abbiamo fatto la scorta – ha proseguito Cottarelli -, così alle vostre cene non potrete più dire di averla esaurita». Un ultimo pensiero è stato per Prino: dopo aver aperto diverse scatole ha trovato una targa dedicatagli dai Famai di Orcarale con la motivazione «per l’impegno e la costanza dimostrati in questi 18 anni di carnevale».
La chiusura è stata tutta per Prino, molto emozionato, per questo suo esordio da ex maschera: «Voi comitati siete stati la mia forza per tutti questi anni – ha detto -: non ce l’avrei mai fatta a vestire i panni del Re del carnevale per così tanto tempo se non avessi avuto tutti voi al mio fianco».
Ad animare la serata, prima in borghese poi in costume carnevalesco, sono state le giovani cantanti del coro “Le Piumette”.
Il carnevale è poi entrato nel vivo sabato: con la veglia organizzata al salone polivalente Paolo Franchi dal comitato centrale e dal comitato di Invozio.
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