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Botte alla moglie perché tifa per il Napoli: condannato a 3 anni
Un episodio al culmine di una serie di altre violenze e maltrattamenti.

Botte alla moglie perché tifa per il Napoli: condannato a 3 anni. Un episodio al culmine di una serie di altre violenze e maltrattamenti.
Botte alla moglie perché tifa per il Napoli: condannato a 3 anni
Anni di vessazioni, maltrattamenti e violenze. E tra questi, anche un episodio che appare incredibile: nel 2013 marito e moglie stavano guardando insieme la partita Juventus-Napoli. Dopo una rete degli azzurri lei, tifosa partenopea, aveva detto una frase di troppo: “Speriamo che vinca il Napoli”. Non l’avesse mai fatto: lui, tifoso bianconero, l’aveva riempita di botte.
Questo e una lunga serie di episodi analoghi più o meno gravi sono approdati nelle aule del tribunale di Torino, e qualche giono fa è arrivata la sentenza. L’uomo, un carabiniere, è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione, che sconterà ai domiciliari. I fatti erano avvenuti in un centro della cintura torinese.
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Vessazioni continue
Il quadro che aveva raccontato la donna la donna era il classico di una vita da incubo, dove le umiliazioni erano frequenti e più di una volta a queste si è aggiunta la violenza fisica. L’avvocato difensore dell’uomo aveva chiesto l’assoluzione, o al limite la derubricazione dei reati in lesioni. Reato meno grave dei maltrattamenti in famiglia.
Il pm invece aveva chiesto una condanna a tre anni. Alla fine il giudice ha riconosciuto la veridicità del quadro esposto dalla moglie e ha pure rincarato la dose: tre anni e quattro mesi. Nel frattempo i due si sono separati.
Foto d’archivio
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