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Canile di Cascina Porta verso la chiusura: «Siamo allo stremo, adottate un nostro ospite»

Rovasenda, manca personale e occorrono soldi per le manutenzioni.

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Canile di Cascina Porta verso la chiusura: «Siamo allo stremo, adottate un nostro ospite». Rovasenda, manca personale e occorrono soldi per le manutenzioni.

Canile di Cascina Porta verso la chiusura: «Siamo allo stremo, adottate un nostro ospite»

Il canile gestito da “4 zampe nel cuore” di Rovasenda in grave difficoltà teme per il proprio futuro. Ad alcuni comuni è già arrivata la comunicazione che il servizio di recupero animali e canile non potrà essere garantito. Salvo svolte impensabili, la chiusura potrebbe arrivare già a metà del mese di gennaio.

«Oggi gli impianti sono allo stremo, la costruzione necessiterebbe di interventi di manutenzione straordinaria assolutamente antieconomici: i tetti da rifare, il depuratore non funziona, pavimentazioni corrose e via dicendo – si legge in una comunicazione dell’associazione -. A tutto ciò si aggiunga la ormai cronica indisponibilità di addetti qualificati. Una situazione difficile diventata ingestibile dopo le dimissioni di un altro dipendente. Non ci sono più le condizioni per poter operare efficacemente e nel rispetto degli impegni assunti, così non c’è altra possibilità che ridimensionare le funzioni a cominciare dal canile di prima accoglienza in funzione delle risorse residue… Il direttivo sta valutando quali servizi si potranno mantenere e quali tagliare. Ad oggi non è possibile fare ulteriori programmi».

E c’è l’appello per adottare gli ospiti: «Se qualcuno avesse avuto già una mezza idea di adottare uno dei nostri ospiti pelosi ora è il momento di farlo compiendo così 2 buone azioni…»
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Una situazione critica

A fare il punto della situazione è Luciano Lazzarato che per anni ha portato avanti l’attività, ma ha rassegnato le dimissioni per motivi personali.

«Il canile di Rovasenda era nato per far fronte a una emergenza a fine anni Novanta. L’allora sindaco di Borgosesia decise di non realizzare il canile, all’epoca c’erano duecento cani in giro che necessitavano di una sistemazione – spiga Lazzarato -. C’era necessità di organizzare una struttura. Quella di Rovasenda doveva essere una soluzione provvisoria. In realtà è un progetto che va avanti da 25 anni».

Non è la prima volta

Già in passato il canile “4 zampe nel cuore” aveva dovuto far fronte a qualche problema strutturale. «La struttura – ricorda Lazzarato – è in affitto su una area privata. Già tre anni fa avevamo avuto problemi strutturali gravi legati all’acqua del pozzo. Oggi servono importanti interventi». E poi c’è da far fronte anche alla mancanza di personale. «E’ inoltre sempre più difficile trovare dipendenti all’altezza della situazione o persone che abbiano voglia di impegnarsi».

Lazzarato da qualche mese ha rassegnato le dimissioni: «Ho cercato di fare tutto il possibile, ma per problemi personali ho dovuto lasciare».

Futuro a rischio

Difficile capire quale possa essere il futuro della struttura. «Il direttivo farà le dovute valutazioni. C’è da dire che il canile di Cascina Porta a Rovasenda ha sempre funzionato grazie alla elevata qualità di chi ci lavorava». Tutti i Comuni della Valsesia si sono convenzionati con questa struttura.

Ora però non sembra più in grado di poter garantire i soliti servizi. E Lazzarato pone una questione. «Il canile di Cossato è costato alla comunità 450mila euro. Quello di Cascina Porta 40 milioni delle vecchie lire, vale a dire circa 20mila euro. E’ una struttura che è stata sempre in regola con i servizi, anche l’Asl ci ha riconosciuto sempre una buona gestione».

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