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Complesso intervento a Novara per salvare un uomo con un tumore ai polmoni

E’ la prima volta che viene usata questa tecnica in Piemonte.

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Complesso intervento a Novara per salvare un uomo con un tumore ai polmoni. E’ la prima volta che viene usata questa tecnica in Piemonte.

Complesso intervento a Novara per salvare un uomo con un tumore ai polmoni

Una rara tecnica chirurgica ha permesso di salvare da un tumore al polmone un paziente 50enne ricoverato nel reparto di chirurgia toracica a Novara, diretta dal professor Ottavio Rena. Un’équipe guidata dal professor Rena, docente di chirurgia toracica all’Università del Piemonte orientale, nei giorni scorsi ha condotto con successo un intervento di asportazione dell’intero polmone destro allargata alla parte terminale della trachea (sleeve pneumonectomy) con la ricostruzione della via aerea, tramite anastomosi tracheo-bronchiale sinistra.
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Un intervento molto raro

Come riporta Prima Novara, si tratta di un intervento molto raro che, sebbene presente nel bagaglio culturale dei chirurghi toracici esperti, è reso complesso nella fase ricostruttiva (anastomosi tracheo-bronchiale) dalla necessità di ventilare il paziente durante l’intervento, utilizzando tubi inseriti nella trachea e nel bronco da anastomizzare attraverso il campo operatorio.

Il paziente, proveniente da un altro Centro, era affetto da un tumore al polmone esteso al bronco principale destro. La chemioterapia pre-operatoria, normalmente prescritta in questi casi per ridurre l’estensione del tumore e consentire l’intervento chirurgico, non aveva ottenuto il risultato atteso, come confermato dalla Tac fatta per ridefinire lo stato di avanzamento della malattia.

Una soluzione innovativa: prima volta in Piemonte

Il professor Rena ha dunque deciso per una tecnica innovativa utilizzata per la prima volta in Piemonte e, secondo quanto reperibile in letteratura, solo altre nove volte in Italia per una patologia tumorale: l’utilizzo durante tutta la durata dell’intervento in anestesia generale della “circolazione extracorporea con ossigenatore a membrana veno-venoso”. Una tecnica che consente di recuperare il sangue del paziente con una cannula inserita nella vena femorale, ossigenarlo e reinfonderlo nella vena cava superiore attraverso una cannula inserita nellavena giugulare, bypassando così completamente la funzione polmonare.

Il paziente ha avuto un decorso post-operatorio senza complicazioni ed è stato dimesso dopo dieci giorni. I controlli a oltre un mese dall’intervento hanno evidenziato ottimi risultati chirurgici e l’esame istologico ha testimoniato la radicalità dell’asportazione della malattia.

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