Cronaca
Giovane ucciso dal padre: una tragedia scoppiata per il garage chiuso
Il 34enne di Ornavasso si è irritato perché ha dovuto uscire dall’auto rientrando a casa.
Giovane ucciso dal padre: una tragedia scoppiata per il garage chiuso. Il 34enne di Ornavasso si è irritato perché ha dovuto uscire dall’auto.
Giovane ucciso dal padre: una tragedia scoppiata per il garage chiuso
E’ stato probabilmente il portone chiuso del garage ad aver innescato la tragedia che domenica sera è culminata nell’uccisione del 34enne Nicolò Borghini, fulminato dal padre Edoardo con due colpi di fucile sparati da distanza ravvicinata. Si va così chiarendo la dinamica della tragedia avvenuta a Ornavasso, nel Vco.
Pare infatti che domenica sera, al ritorno dopo un’uscita con gli amici, Nicolò Borghini sia arrivato a casa in auto e volesse lasciare quindi la vettura nel garage di casa. Si aspettava probabilmente di trovare aperto il portone della rimessa, invece era chiuso, e ha dovuto scendere dall’auto per aprirlo.
Un carattere fragile
Nicolò Borghini, forse anche a seguito di una patologia avuta in giovane età, era portato a trascendere e a lasciarsi trascinare dall’ira. Questo, almeno, stando ad alcune testimonianze raccolte finora. E anche domenica il piccolo disguido del portone lo ha portato ad aggredire i due genitori.
Se l’era presa in particolare con la madre, che aveva subito dei colpi. La donna a un certo punto era riuscita a rifugiarsi in una stanza della cas, chiudendosi di dentro. Il 34enne, accecato dall’ira, avrebbe provato a sfondare la porta. Ma a questo punto il padre avrebbe afferrato il fucile (che deteneva regolarmente) e gli avrebbe esploso addosso due colpi.
Indagini in corso
E’ poi stato lo stesso Edoardo Borghini a chiamare i carabinieri e a costituirsi. Ieri, lunedì 20 gennaio, è stato un giorno di interrogatori: i magistrati vogliono ricostruire non solo la dinamica dell’episodio ma anche le difficili relazioni familiari che alla fine sono esplose nella tragedia di domenica sera.
«In passato Edoardo ha versato qualche lacrima di fronte a me. L’ho sempre visto come un papà molto attento, anche più di tanti altri genitori. Questo gesto mi ha colpito profondamente» ha spiegato all’Ansa anche il sindaco di Ornavasso parlando di tensioni e litigi frequenti in casa.
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