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Cronaca

Napoletani truffavano l’assicurazione spacciandosi per coinquilini di anziani vercellesi

Sette persone indagate: volevano approfittare del minore costo delle polizze in Piemonte.

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Napoletani truffavano l’assicurazione spacciandosi per coinquilini di anziani vercellesi. Sette persone indagate: volevano approfittare del minore costo delle polizze in Piemonte.

Napoletani truffavano l’assicurazione spacciandosi per coinquilini di anziani vercellesi

Si spacciavano parenti e addirittura coinquilini di ignari pensionati vercellesi: in questo modo approfittavano del minore prezzo delle polizze in Piemonte e truffavano l’assicurazione. Sono così finiti nei guai sette persone residenti nella zona di Napoli, denunciate in relazione ai reati di truffa, sostituzione di persona e falso in certificazioni pubbliche.

Il raggiro è stato scoperto dalla polizia di Stato di Vercelli al termine di una complessa attività investigativa durata alcuni mesi.
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La denuncia di due pensionati

L’attività investigativa è partita dalle denunce sporte da due anziani cittadini vercellesi. I quali avevano spiegato agli agenti della Questura di essersi accorti che i loro dati personali erano stati utilizzati per accendere polizze assicurative di cui erano totalmente ignari.

Come riporta Prima Vercelli, dalla successiva attività d’indagine è emerso come gli indagati avevano messo in atto una truffa al fine di procurarsi un vantaggio sull’importo corrisposto ad un’agenzia assicurativa per il pagamento del premio delle loro vetture.

In pratica, attestavano falsamente di risiedere assieme ai due anziani vercellesi, al fine di poter fruire di un importante sconto sul prezzo finale. Questo perché il premio calcolato sulla falsa residenza piemontese risultava di gran lunga inferiore rispetto a quello da pagare per i residenti in provincia di Napoli.

Addirittura nello stato di famiglia

In particolare i due principali indagati, marito e moglie, hanno addirittura contattato i Comuni di residenza dei due anziani sostenendo di risiedere abitualmente con i due. Si sono spacciati per loro parenti e hanno ottenenuto di essere stati accolti dagli stessi sul loro stato di famiglia.

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1 Commento

1 Commento

  1. max

    22 Aprile 2024 at 13:58

    -…………….. In particolare i due principali indagati, marito e moglie, hanno addirittura contattato i Comuni di residenza dei due anziani sostenendo di risiedere abitualmente con i due. Si sono spacciati per loro parenti e hanno ottenenuto di essere stati accolti dagli stessi sul loro stato di famiglia. …….

    Ma solo Io ci vedo una certa “Connivenza” da parte di Ufficiali d’anagrafe compiacenti?
    Potranno pure rubarmi l’identità, ma la domanda per variare il mio nucleo familiare la devo presentare Io, ed i vigili devono accertarsi della veridicità delle affermazioni delle domande controllando di persona nell’abitazione; e se a casa mia arrivano i vigili a chiederMi se un certo Ciro, o Gennaro, od Immacolata (mi si perdoni l’umorismo, vista la provenienza dei truffatori) sicuramente sono il primo a dire: “ma siete tutti scemi all’anagrafe o cosa”?

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