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Cronaca

Operaio perde un piede sul lavoro: chiesta condanna per il titolare dell’impresa

L’uomo era rimasto schiacciato dai cingoli di un macchinario.

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Operaio perde un piede sul lavoro: chiesta condanna per il titolare dell’impresa. L’uomo era rimasto schiacciato dai cingoli di un macchinario.

Operaio perde un piede sul lavoro: chiesta condanna per il titolare dell’impresa

Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 4 mesi di reclusione per il titolare di un’impresa di costruzioni e per il proprietario di un frantoio chiamati a rispondere di lesioni colpose gravissime e violazione delle norme sulla sicurezza dei lavoratori. Lo riportano i colleghi di Prima Novara.

Il fatto al centro del procedimento era accaduto quattro anni fa in una villetta in ristrutturazione a Vacciago di Ameno, sul lago d’Orta. Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri e in un secondo tempo dagli ispettori del servizio Spresal dell’Asl novarese, un operaio che stava effettuando la demolizione di una casa in viale santuario della Bocciola aveva subìto lo schiacciamento di un piede sotto un cingolo di un macchinario mobile, una sorta di frantoio.

Un peso di tonnellate su un piede

Il manovratore del mezzo, che a quanto pare stava procedendo molto lentamente, si era accorto dell’accaduto sentendo le grida di dolore dell’infortunato e aveva allertato i soccorritori. Le conseguenze per l’operaio, schiacciato da un peso di alcune tonnellate, erano apparse subito molto gravi.

Trasferito in codice rosso, in elicottero, da Ameno al Cto di Torino, l’uomo era stato operato d’urgenza, ma si era resa necessaria l’amputazione della gamba sotto al ginocchio. Nella ricerca delle cause sarebbe emerso, tra l’altro che la strada in cui si stavano realizzando quei lavori sarebbe stata particolarmente stretta e il frantoio ci sarebbe passato a mala pena.

Il dibattimento in aula

Secondo il pm i due imputati responsabili di quell’incidente, mentre per le difese ciò che è accaduto nel 2020 sarebbe colpa del comportamento negligente dell’operaio. Il quale, va detto, nel frattempo è stato risarcito dall’Inail e dall’assicurazione e ha ritirato la costituzione di parte civile.
Foto d’archivio

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