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Cronaca

Pusher morto in un canalone, carabiniere indagato per omicidio

Giallo sul Lago Maggiore, un episodio ancora tutto da chiarire.

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Pusher morto in un canalone, carabiniere indagato per omicidio. Giallo sul Lago Maggiore, un episodio ancora tutto da chiarire.

Pusher morto in un canalone, carabiniere indagato per omicidio

Un’operazione antidroga finita con un conflitto a fuoco e un uomo morto in fondo a un canalone. E’ lo scenario entro il quale la procura di Varese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di un carabiniere, al momento sospeso. Tutto è iniziato venerdì, quando una telefonata anonima ha avvisato il 112 della presenza di un corpo senza vita sul fondo di un canalone a Castelveccana, centro che si affaccia sul Lago Maggiore nella sponda lombarda.

Dopo alcune ore, il corpo veniva recuperato dagli specialisti del nucleo alpino speleo fluviale.

I bossoli sulla strada

Sulle prime poteva sembrare una disgrazia, ma sono stati trovati due bossoli di pistola nella zona in cui erano partite le operazioni di recupero, sulla strada. Ed è emerso che una pattuglia di carabinieri nelle ore precedenti era in quella zona, impegnata in una operazione anridroga.

Emerge quindi l’ipotesi che l’uomo, di origine africana, sia caduto a seguito di un conflitto a fuoco (anche se non è ancora chiaro se sia morto a causa di un proiettile o a causa della caduta).

L’apertura dell’indagine

Per chiarire meglio il quadro la procura di Varese ha quindi aperto un’indagine per omicidio colposo, con un carabiniere iscritto nel registro e sospeso. Nelle prime dichiarazioni, il carabiniere ha spiegato di essere stato costretto a sparare perché in presenza di persone armate.

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