Cronaca
Schiacciato dal braccio della gru sotto gli occhi del figlio: aveva 51 anni
Tragedia in un cantiere. L’operaio aveva appena spinto via il giovane, salvandogli la vita.
Schiacciato dal braccio della gru sotto gli occhi del figlio: aveva 51 anni. Tragedia in un cantiere. L’operaio aveva appena spinto via il giovane, salvandogli la vita.
Schiacciato dal braccio della gru sotto gli occhi del figlio: aveva 51 anni
Tragico incidente sul lavoro a Torino nel cantiere Smat: nella serata di ieri, martedì 19 novembre, un operaio di 51 anni ha perso la vita schiacciato dal braccio di una gru. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe fatto appena in tempo ad allontanare da sé il figlio che era con lui, quando il braccio di una gru si è abbassata, schiacciandolo sotto un peso di tonnellate di metallo. Non si sa se l’uomo abbia allontanato il figlio consapevole del rischio o se per puro caso.
Sta di fatto che stato travolto sotto gli occhi del giovane. La vittima si chiamava Fatmir Isufi, era di origini albanesi, residente ad Arcore e dipendente della ditta bresciana Palingeo srl.
Travolto dalla una gru
L’incidente è avvenuto intorno alle 20.30, durante le operazioni di rimozione di un macchinario impiegato per i lavori di pre-consolidamento del terreno, finalizzati alla costruzione di una vasca di pompaggio per l’acqua potabile. Lo riporta Prima Torino. Secondo le prime ricostruzioni, la gru mobile montata su cingoli si è improvvisamente ribaltata, travolgendo l’operaio.
Nonostante il tempestivo allarme lanciato dai colleghi e l’intervento immediato dei soccorritori, tra cui sanitari, vigili del fuoco e carabinieri, per il 51enne non c’è stato nulla da fare.
Accertamenti nel cantiere
Sul luogo dell’incidente hanno operato i vigili del fuoco dei distaccamenti Centrale e Lingotto, mentre i carabinieri e gli ispettori dello Spresal dell’Asl Torino hanno avviato un’indagine per chiarire le cause dell’accaduto. I rilievi sono proseguiti per tutta la serata, tra il freddo e la nebbia che hanno avvolto il cantiere. La ditta bresciana, una delle migliori a livello nazionale ed internazionale nel preconsolidamento dei terreni, stava realizzando le sottofondazioni per la vasca di pompaggio a servizio del Serbatoio di Valsalice che fornirà acqua potabile ai comuni della collina torinese.
Foto d’archivio
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