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Cronaca

Sequestro di persona e lesioni: la folle notte di uno zio violento

In carcere un nordafricano che aveva “rapito” i nipoti.

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Sequestro di persona e lesioni: la folle notte di uno zio violento. In carcere un nordafricano che aveva “rapito” i nipoti.

Sequestro di persona e lesioni: la folle notte di uno zio violento

Una notte di paura sotto la minaccia di un coltello impugnato dallo zio, chiusi nell’auto per due ragazzi, fratello e sorella. Un fatto risalente ad agosto ma che i carabinieri hanno reso noto solo qualche giorno fa. Ad agire sono stati i militari della stazione carabinieri di Livorno Ferraris, coadiuvati dalle stazioni di Crescentino e di Santhià. Dopo un’indagine complessa e articolata, è finito in manette un 45enne di origine nordafricana, ritenuto responsabile dei reati di sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e lesioni personali.te di uno zio violento.

I fatti si sono verificati in un centro del Vercellese, come riporta Prima Vercelli. Una sera il 112 è stato allertato da una persona diceva di essere stata minacciata e ferita con un coltello dallo zio. Il richiedente, trentenne, anch’egli di origine nordafricana, in stato di agitazione, aveva raccontato ai carabinieri la scriteriata condotta del parente. Il quale, dopo essersi introdotto all’interno della sua vettura, dove inoltre vi erano anche due suoi nipoti, fratello e sorella, sotto la minaccia di un coltello lo aveva costretto a guidare verso una zona di campagna.

Il conducente resta ferito dal coltello dello zio

Nel tentativo di opporsi, il trentenne alla guida del veicolo era stato ferito alla mano dal coltello impugnato dallo zio. Il quale con la stessa arma aveva minacciato anche i due ragazzi. All’improvviso, approfittando di un momento favorevole, il trentenne era riuscito a darsi alla fuga a piedi, chiedendo poi aiuto ad alcuni cittadini del posto che lo aiutavano a prendere contatti con il 112.

Scattarono subito le ricerche del veicolo nelle campagne intorno al luogo iniziale, sapendo che nell’autovettura erano rimasti ostaggio i due ragazzi minacciati dal parente.

Sequestro di persona: la fuga del ragazzo

Verso mezzanotte, il ragazzo è riuscito a scappare via, raggiungendo a piedi, attraverso i campi, la zona abitata e raccontando poi ai carabinieri un’ulteriore porzione della vicenda.

In seguito opo che lo zio era riuscito a scappare, il prozio aveva costretto lui e sua sorella a seguirlo a piedi verso una zona di campagna dove lo stesso aveva già preparato un bivacco con alcuni viveri ed una bottiglia di liquore. In seguito approfittando di distrazione dello zio, era riuscito a prendere la bottiglia di liquore, a colpirlo per poi scappare via.

Il ragazzo, spaventatissimo, aveva indicato agli inquirenti dove concentrare le ricerche dello zio e della sorella rimasta ancora suo ostaggio.

La liberazione della ragazza

Solo alle prime ore del mattino i droni hannoo inquadrato le sagome di due persone intente ad uscire dai campi di mais, consentendo, quindi, ai carabinieri intervenuti di localizzare, individuare e bloccare il reo, che veniva subito arrestato.

Al termine degli accertamenti, dopo essere stato interrogato, l’indagato è stato portato in carcere a Vercelli, per la successiva convalida dell’arresto da parte del Gip, il quale ha poi disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.
Foto d’archivio

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