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Cronaca

«Voglio fare il poliziotto per mettere papà in galera». E l’uomo viene arrestato davvero

Il racconto di un bambino a scuola fa emergere una storia di maltrattamenti.

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«Voglio fare il poliziotto per mettere papà in galera». E l’uomo viene arrestato davvero. Il racconto di un bambino a scuola fa emergere una storia di maltrattamenti.

«Voglio fare il poliziotto per mettere papà in galera». E l’uomo viene arrestato davvero

Un bambino in una scuola della provincia di Biella parla con l’insegnante e le confida il suo sogno: «Da grande voglio fare il poliziotto». Un desiderio di molti, attirati dalle divise. Ma alla domanda della maestra, se il suo desiderio era quello di arrestare i “cattivi”, il bambino ha dato una risposta che la lasciato di sasso l’insegnante. «Voglio fare il poliziotto per mettere il papà in galera, così non toccherà più la mamma». Aggungendo che era arrabbiato col papà perché aveva più volte “sgridato” la mamma davanti a lui.

Comincia da questo episodio, accaduto mesi fa, un’indagine che alla fine ha davvero portato alla luce una storia di maltrattamenti. La maestra, capita immediatamente la gravità della situazione, aveva infatti informato la direzione dell’istituto scolastico, che a sua volta aveva segnalato la cosa alla procura della Repubblica di Biella.
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Partono le indagini

Come riporta La provincia di Biella, i carabinieri hanno quindi verificato la situazione del nucleo familiare. Una volta avute le prime conferme, gli uomini dell’Arma hanno avvicinato la mamma del bambino, una donna 42enne, conquistandone la fiducia. E portandola a raccontare una triste storia di maltrattamenti subiti da tempo dal compagno, alcolista, anche davanti ai figli, mai denunciati per timore.

Ascoltandola attentamente, i carabinieri hanno percepito che ci fosse qualcosa di più, che la paura della donna fosse profonda, per un qualcosa di più che non osava dire.

Trovata anche una pistola

D’accordo con i servizi sociali, che hanno predisposto un domicilio protetto per la donna ed i bambini, sono così intervenuti nell’abitazione della famiglia, scoprendo il motivo di quella paura così forte: controllando la casa, hanno trovato una pistola, con il caricatore inserito e pieno di colpi, poggiato sopra il frigorifero. E poi, nascosti in un ripostiglio, un fucile e delle cartucce, ed entrambe le armi avevano la matricola abrasa.

Il 48enne è stato arrestato per ricettazione e detenzione di armi clandestine oltre che denunciato per maltrattamenti in famiglia e percosse, e portato al carcere di Biella a disposizione del pubblico ministero che coordina le indagini.

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