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Gattinara piange Arturo Scribante, storico negoziante di generi alimentari
Per quarant’anni gestì il proprio punto vendita in corso Vercelli. Grande appassionato di calcio, fu tifoso della Pro Vercelli e del Torino.
Gattinara piange Arturo Scribante, storico negoziante di generi alimentari. Per quarant’anni gestì il proprio punto vendita in corso Vercelli. Grande appassionato di calcio, fu tifoso della Pro Vercelli e del Torino.
Gattinara piange Arturo Scribante, storico negoziante di generi alimentari
Giorni di lutto a Gattinara per la scomparsa di uno storico commerciante, appassionato di calcio. Si infatti è spento a 86 anni Arturo Scribante, titolare per oltre 40 anni di un negozio di alimentari in corso Vercelli. Una professione che era in realtà una passione che aveva ereditato dalla famiglia, e che con grande entusiasmo aveva trasmesso alla figlia Barbara.
«Mio papà iniziò a lavorare da giovane e portò avanti il negozio per tantissimi anni, sicuramente per 40 anni fino al 1997 – racconta la figlia -. Negli ultimi tempi ho condiviso con lui questa professione; poi, valutando una serie di aspetti, decidemmo di chiudere».
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Una persona conosciuta da tutti
Tantissimi sono stati coloro che hanno avuto modo di conoscere Arturo. «La nostra era una bottega dove la gente si serviva, e passava anche a fare quattro chiacchiere perché mio papà, in particolare, era sempre di buonumore e con una parola gentile per tutti. In famiglia lo ricordiamo in particolare quando al mattino presto preparava i panini per i ragazzini che dovevano andare a scuola. Dalle 7, ogni giorno, durante l’anno scolastico era in prima linea per servire gli studenti. Tanti poi furono i clienti che arrivavano anche da fuori per acquistare prodotti tipici e di qualità».
Premiato dalla Pro Vercelli
Oltre alla professione che ha sempre portato avanti con spirito di iniziativa, Scribante era un grande appassionato di calcio.
«Da quando aveva nove, dieci anni tifava Pro Vercelli – ricorda la figlia Barbara -. Da ragazzino pur di seguire la sua squadra del cuore prendeva la bici e pedalava sino alla città. Era proprio un grande amore quello che provava per il calcio vercellese. E continuò a seguire le partite finché è riuscito».
Lo scorso anno poi una bella sorpresa. «Dopo un periodo difficile a causa di problematiche di salute e un ricovero ospedaliero, riuscimmo a portarlo a casa – racconta la figlia -. E la Pro Vercelli gli conferì un riconoscimento allo stadio. Fu un’ immensa emozione per mio padre ma anche per tutti noi familiari che lo abbiamo visto fiero e orgoglioso».
Scribante era anche affezionato al Torino. «La squadra calcistica del capoluogo era un’altra sua passione. Diciamo che questa attitudine particolare verso il calcio era legata alla nostra famiglia: il papà di Arturo, mio nonno Libero, e lo zio Amedeo sono stati calciatori e allenatori. Inoltre mio papà era cugino dei fratelli Bercellino, giocatori nella Juventus e in nazionale».
Un amante della natura
Oltre al lavoro e al calcio, il gattinarese adorava trascorrere del tempo immerso nella natura. «Dopo la pensione ebbe il tempo per dedicarsi al suo frutteto e dar un aiuto ad alcuni amici nelle vigne sulle colline della nostra città». Negli ultimi tempi l’uomo risiedeva alla casa di riposo Patriarca dove era riuscito a farsi ben volere da tutti. «Dalla Patriarca ci hanno detto che si sente molto la sua mancanza e siamo sicuri che sia così perché era davvero una persona speciale».
Arturo Scribante ha lasciato le figlie Barbara con Giovanni, Federica con Matteo, i nipoti Matteo e Giacomo, l’affezionata Ivana, i cugini Bercellino e Scribante. Ora riposa nel cimitero cittadino.
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