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Gattinara ricorda Luigino Barattino, imprenditore con la montagna nel cuore

Soprannominato “Il Bianco”, aveva scalato diverse cime anche extraeuropee, tra cui K2 ed Everest.

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Gattinara ricorda Luigino Barattino, imprenditore con la montagna nel cuore. Soprannominato “Il Bianco”, aveva scalato diverse cime anche extraeuropee, tra cui K2 ed Everest.

Gattinara ricorda Luigino Barattino, imprenditore con la montagna nel cuore

La bassa Valsesia piange per la scomparsa di Luigino Barattino, patron di “Edile Gattinarese” e morto l’altro giorno all’hospice di Gattinara, e il funerale è stato celebrato nella mattinata di ieri, venerdì 14 marzo. L’uomo aveva 88 anni: problematiche di salute provocate da un tumore lo hanno strappato dalle braccia della sua adorata famiglia.

Era stato fondatore di un’ attività edile molto conosciuta in zona. Proprio pochi mesi fa, tra l’altro, l’azienda aveva celebrato i 60 anni di fondazione e Luigino era in prima fila per festeggiare questo importante traguardo.

Il ricordo del figlio Franco

«Mio padre è stato prima di tutto un grande muratore e poi in un secondo momento decise di aprire la Edile Gattinarese – spiega il figlio Franco – che come famiglia continuiamo a portare avanti. Era una persona che amava il lavoro e fino a quando il corpo glielo ha permesso, ci aiutava. I cantieri in generale erano proprio il suo pane».

La passione per la montagna

Oltre agli impegni professionali, Barattino aveva una grande passione per la montagna. «Nell’ambiente degli appassionati mio padre era soprannominato “Il Bianco” poiché ben prima di sopraggiungere all’anzianità aveva già i capelli bianchi. Era un grande appassionato, scalò diverse cime tra cui l’Everest e il K2 – ricorda ancora il figlio -. E’ stato poi 26 volte alla capanna Margherita».

In città Barattino era conosciutissimo. «Oltre che per la sua professione, era noto perché era il classico brav’uomo. E non lo dico perché era il mio papà. Non litigava mai con nessuno e trovava sempre il modo per trovare la quadra».

Un malattia aggressiva

Fino a pochissimo tempo fa era in forma, poi purtroppo un brutto male lo ha colpito. «Ci siamo accorti che qualcosa non andava perché gli mancava la parola e faceva fatica a reggersi in piedi. Con analisi approfondite abbiamo scoperto che purtroppo la situazione di salute non era delle migliori e nel giro di una manciata di giorni si è spento».

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