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Gattinara ringrazia il ristoratore Luciano Salvadego che va in pensione
Creò Il Vigneto, il Carpe Diem e attualmente gestiva il Villa Cavalleri: nominato “ambasciatore” della cultura gastronomica.
Gattinara ringrazia il ristoratore Luciano Salvadego che va in pensione. Creò Il Vigneto, il Carpe Diem e attualmente gestiva il Villa Cavalleri: nominato “ambasciatore” della cultura gastronomica.
Gattinara ringrazia il ristoratore Luciano Salvadego che va in pensione
La grande ristorazione di Gattinara ha un nuovo ambasciatore: è Luciano Salvadego, titolare di grandi ristoranti cittadini da poco meno di 40 anni, promotore della cultura enogastronomica piemontese e gattinarese in tutto il mondo. Sabato mattina Salvadego ha ricevuto dall’amministrazione comunale una targa sulla quale gli viene riconosciuto “il contributo alla promozione del territorio e alla cultura enogastronomica”.
«Oltre che un grande amico, Salvadego è un alfiere della cultura enogastronomica gattinarese in Italia e nel mondo, perciò ci è sembrato giusto dargli un encomio – commenta il vice sindaco Daniele Baglione -. Ora ha raggiunto l’età della pensione, ma ci auguriamo che le nuove generazioni possano seguire il suo esempio, perché è anche grazie a lui e alla sua famiglia se la città è diventata un punto di riferimento dell’enogastronomia».
«Una sorpresa graditissima, che mi ha emozionato e dato una grande soddisfazione – afferma Salvadego dopo la premiazione -. Mi hanno convocato in municipio e lì ho trovato amministratori e funzionari che mi hanno fatto i complimenti e consegnato la targa. È stato bellissimo».
Una vita per la ristorazione
La storia lavorativa di Salvadego parla per lui: emigrato a Gattinara a otto anni con la famiglia dal piccolo centro veneto di Scardovari (ora conosciuto per la coltivazione delle ostriche rosa), iniziò presto a lavorare nei bar della zona per portare qualche soldo a casa, fino a fare di questo primo impiego la passione della vita.
«Nel 1987 Luciano rilevò il ristorante Firenze, creandone poi “Il Vigneto” – spiega la moglie Doriana Cervellin, che ha lavorato con lui per quasi 40 anni -. Nel 2003 aprimmo il “Carpe Diem”, mentre dal 2015 ci siamo spostati in centro, nell’edificio della Cantina sociale, con il ristorante “Villa Cavalleri”».
Lavorò in mezzo mondo
Pur avendo lavorato sempre in città, elevandone la ristorazione ad altissimi livelli Salvadego, inventore tra l’altro del rinomato risotto al Gattinara, ha trovato anche il tempo di portare fin dall’altra parte del globo terrestre la conoscenza della grande cucina italiana, con chiari riferimenti ai prodotti della nostra zona. «Soprattutto come consulente della Regione, quando era presidente Enzo Ghigo, sono stato in Cina, Giappone, Nuova Zelanda, Australia, oltre che in Svizzera e altri Paesi europei, per insegnare ai cuochi dei grandi ristoranti il tiramisù, gli gnocchi, il ragù, il brasato – ricorda Salvadego -. Venivo chiamato anche da grandi imprenditori di quelle nazioni, ai quali ho portato le mie conoscenze».
Il ristoratore gattinarese ammette che gran parte del suo successo è dovuto alla famiglia e agli amministratori della sua città. «I miei congiunti hanno sempre supportato le mie idee – ammette -. Ma anche i vari sindaci, sopratutto l’ultima amministrazione, mi hanno sempre dato una grossa mano quando intendevo avviare una nuova avventura lavorativa. Sono soddisfatto di vedere che ciò che ho fatto ha portato del bene alla città: è una grossa soddisfazione, mi fa sentire utile e orgoglioso».
E ora “Villa Cavalleri”, il cui stabile appartiene al Comune, passerà ad un’altra gestione, già individuata ma non ancora ufficiale.
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Luca
30 Agosto 2024 at 7:46
Auguri Luciano!