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Raccolte 3mila firme per riaprire la ferrovia Arona-Santhià

L’associazione “Ferrovia internazionale Torino-Svizzera” vuole riattivare la linea chiusa nel 2012.

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Raccolte 3mila firme per riaprire la ferrovia Arona-Santhià. L’associazione “Ferrovia internazionale Torino-Svizzera” vuole riattivare la linea chiusa nel 2012.

Raccolte 3mila firme per riaprire la ferrovia Arona-Santhià

Quasi tremila firme per chiedere la riapertura della linea Arona-Santhià. Ad oggi, mercoledì 1 novembre, la petizione lanciata su Internet dall’associazione “Ferrovia internazionale Torino-Svizzera” è stata sottoscritta da 2.871 persone.

Nel 2012 la Regione ha sospeso questo e altri 13 collegamenti «la cui gestione presentava bilanci significativamente in passivo. Ma questa tratta – si legge nel documento – è una cerniera per tutto il quadrante nord orientale del Piemonte. Ecco perché auspichiamo che all’Arona-Santhià sia riassegnata la funzione per cui è stata realizzata a inizio Novecento: essere parte di un collegamento dal capoluogo sabaudo e la Confederazione, utilizzabile non soltanto per favorire gli spostamenti dei viaggiatori e delle merci verso la Valsesia e il lago Maggiore, ma anche per far conoscere le bellezze del nostro territorio ai Paesi d’oltralpe».

Da ricordare che la tratta serviva anche la bassa Valsesia, con fermata alla stazione di Gattinara.

Un progetto di ampio respiro

Il sodalizio pensa all’introduzione di periodici convogli internazionali in modo da “unire” il mar Ligure, Torino (che è ormai una città a vocazione turistica) e tutto il Piemonte alle città elvetiche, sul modello di quanto succedeva fino agli anni Cinquanta quando circolava il Nizza-Ventimiglia-Cuneo-Torino-Arona-Domodossola- Berna.

Il sodalizio pensa all’introduzione di periodici convogli internazionali in modo da “unire” il mar Ligure, Torino, ormai una città a vocazione turistica, e tutto il Piemonte alle città elvetiche, sul modello di quanto succedeva fino agli anni Cinquanta quando circolava il Nizza-Ventimiglia-Cuneo-Torino-Arona-Domodossola- Berna.

«In tempi contenuti – conclude la presa di posizione – e con una completa revisione del discorso delle coincidenze nei nodi attraversati in modo da essere maggiormente attrattivi per studenti e pendolari».
In foto, una vecchia immagine del transito passeggeri sulla Arona-Santhià

 

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1 Commento

1 Commento

  1. Ennio

    1 Novembre 2023 at 15:07

    Sono d’accordo e vorrei rivedere i treni, ma anche passaggi a livello gestiti modernamente che non restino chiusi 10 minuti ad ogni passaggio, come avveniva prima, imprigionando di fatto il paese molte volte al giorno.

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