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A Fara Novarese novità per i percorsi riabilitativi in Habilita I Cedri

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I percorsi riabilitativi, che già costituiscono uno dei servizi più apprezzati e richiesti dell’attività di Habilita I Cedri, sono ora disponibili anche in convenzione con l’SSN. L’accordo tra l’ASL e la casa di cura di Fara Novarese (NO) rappresenta un’importante novità per l’utenza del territorio che necessita di usufruire di trattamenti specifici per un recupero funzionale dopo un infortunio, un incidente, un intervento chirurgico o una determinata patologia.

L’importanza del servizio è testimoniata dal Dottor Matteo Didoné, fisiatra responsabile dell’attività. «Abbiamo espressamente richiesto l’attivazione della convenzione per i trattamenti fisioterapici in regime di SSN all’interno di Habilita I Cedri, al fine di offrire un servizio ulteriore e rispondere a un bisogno di cura molto richiesto dalla popolazione».

Matteo Didonè

Abbiamo chiesto alla coordinatrice del servizio, Graziella Dimarco, di illustrarci in che modo sarà possibile richiedere questi servizi. «Grazie ai servizi ambulatoriali di riabilitazione in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), è possibile richiedere una visita specialistica fisiatrica pagando solo il ticket e, sulla base dell’esito della visita, fare richiesta per i trattamenti riabilitativi. Si tratta principalmente di sedute che vengono svolte quotidianamente seguendo la prescrizione dello specialista. L’attività di riabilitazione in privato, già presente da tempo nella nostra struttura, prosegue senza cambiamenti, con tutti le prestazioni e i trattamenti specifici».

Graziella Dimarco

I pazienti, quindi, potranno accedere al servizio dopo una visita specialistica.

«Per accedere alle sedute di fisioterapia e ai diversi trattamenti è sempre necessario effettuare una visita fisiatrica nella nostra struttura. I pazienti si possono recare in Habilita I Cedri dopo essere stati visitati dal medico di medicina generale e con l’impegnativa per una visita fisiatrica. Qualora si fossero già sottoposti a una visita specialistica esterna, verranno comunque visitati dal nostro fisiatra prima di iniziare il percorso riabilitativo».

Quali elementi vengono valutati dal fisiatra per la prescrizione di un ciclo riabilitativo?

«In sede di visita medica fisiatrica – spiega il Dr. Didonè – viene valutata l’anamnesi e l’obiettività del paziente, e vengono esaminati con attenzione gli esami di diagnostica strumentale: solo in questo modo è possibile giungere a una corretta diagnosi e orientare al meglio il percorso del paziente. Il percorso riabilitativo si articola in sedute di trattamenti fisioterapici manuali a lettino e rieducativi in palestra, e si integra con cicli terapeutici di terapie fisiche come onde urto, diatermia ad alta frequenza, trattamenti locali e sistemici di ossigeno-ozono».

Quali sono le patologie che solitamente vengono trattate?

«In convenzione con l’SSN, non ci sono limitazioni in confronto all’attività che svolgiamo con i pazienti privati. Le patologie che trattiamo sono le medesime: si recano in Habilita I Cedri pazienti neurologici, pazienti ortopedici, pazienti che soffrono di lombalgia o di cervicalgia, oppure pazienti reduci da una frattura o da altri infortuni».

E per i pazienti post-intervento chirurgico?

«Si tratta di un’importante alternativa anche per i pazienti reduci da intervento chirurgico. Mi riferisco in particolar modo a coloro che hanno usufruito del ricovero Fast Track (ricovero rapido che consente una dimissione dopo solo 3-4 giorni di degenza). Oltre a poter scegliere il percorso privato (che garantisce sempre tempi d’attesa molto ridotti) è possibile optare anche per il percorso riabilitativo in convenzione con l’SSN: questo andrà certamente ad ampliare la platea dei pazienti che richiederanno il servizio nella nostra struttura».

L’attività di riabilitazione in Habilita I Cedri di recente si è trasferita in nuovi spazi, grazie al recupero di un’ala del vecchio complesso della struttura. Come vi trovate nei nuovi ambienti?

«Noi fisioterapisti siamo davvero molto contenti di questo trasferimento. Ora lavoriamo in un ambiente molto più spazioso, tranquillo e funzionale per le nostre necessità. Questo cambiamento è stato assolutamente migliorativo, non solo dal punto di vista logistico (ora l’accesso è molto più rapido rispetto al passato), ma anche da quello emotivo: lavorare in queste nuove palestre è più stimolante e piacevole. La conferma ci arriva anche da parte dei pazienti che in passato avevano effettuato il percorso di recupero nelle vecchie palestre: anche per loro il cambio si è dimostrato positivo».

Un’altra novità importante riguarda l’utilizzo di una nuova apparecchiatura per i pazienti che sono alle prese con un percorso di riabilitazione.

«Esatto. Si tratta della diatermia ad alta frequenza. È uno strumento che ha uno scopo antalgico, lavorando a livello di edemi, e i risultati che abbiamo riscontrato finora sono davvero incoraggianti. Questo dispositivo medico, oltre a ridurre sensibilmente il dolore al paziente, aiuta in modo importante anche la rigenerazione dei tessuti e il drenaggio degli edemi. È un elemento di enorme importanza in quanto consente una riduzione dei tempi di recupero e permette al paziente di lavorare in maniera molto più efficace».

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