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Consigli per la convivenza in una stanza in affitto a Torino

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Città di Torino
Città di Torino (© Depositphotos)

Trasferirsi a Torino, che sia per ragioni di studio o lavoro, vuol dire far parte di una città dalle mille sfaccettature, dove cultura, storia, arte e bellezza si sposano con una ricca tradizione industriale, tecnologica e innovativa. A differenza di altre grandi metropoli italiane, Torino è una città a misura d’uomo, dove è possibile condurre una vita qualitativamente buona e divertirsi, senza quel senso di alienazione che si può provare in altre grandi città, più dispersive. In termini di costi della vita è ancora relativamente accessibile, sia per ciò che concerne le spese di affitto sia per la gestione delle spese correnti.

In prima battuta, però, specie chi non è avvezzo alla vita in città, potrebbe sentirsi spaesato, disorientato e si potrebbe avvertire la necessità di abbattere ulteriormente i costi.

In tutte queste circostanze, optare per la condivisione di una stanza in affitto a Torino, è il modo migliore per conciliare maggiori opportunità di vita sociale con spese decisamente ridotte rispetto a un intero appartamento in locazione. Tanti studenti e lavoratori, all’inizio della loro carriera, decidono di condividere l’affitto di una stanza, rispondendo ad annunci pubblicati su bacheche universitarie, gruppi social e siti dedicati. Se sei alla ricerca di soluzioni di questo tipo puoi controllare gli annunci presenti su siti dedicati come Dovevivo, scopri di più sulla loro offerta di stanze. Certo, specie all’inizio, serve senza dubbio un certo spirito di adattamento e, in ogni caso, bisogna prestare occhio agli inquilini con cui si condividono i propri spazi di vita, per individuare quelli più affini al proprio stile e idea di vita da fuorisede.

In linea di massima, per far sì che una convivenza possa funzionare bene, è sufficiente darsi delle regole e rispettarle. Ma vediamo meglio come.

Stabilite regole precise

In qualunque forma di convivenza si viva, da quella familiare fino all’ufficio e ancor più tra estranei che condividono un appartamento, il primo modo per assicurare che tutto fili liscio è darsi regole da rispettare. Definire turni di pulizia, criteri di condivisione di spazi e oggetti comuni, orari di silenzio, visite da parte di estranei e divisione delle spese. Chiaramente, ognuno dovrà poi impegnarsi a rispettare queste regole, ma fissare subito punti in comune e condivisi è senza dubbio un buon punto di partenza.

Rispettare la privacy reciproca

Condividere l’affitto vuol dire avere una persona fissa, h24, presente nei propri spazi vitali, almeno quando si sta in casa. Per quanto buoni possano essere i rapporti col coinquilino, arriverà un momento in cui si avrà bisogno di un po’ di privacy, anche semplicemente per fare una telefonata ai propri cari. In questo caso è bene trovare il modo di rispettare reciprocamente la propria privacy, mostrando sensibilità nei momenti in cui l’altra persona ha bisogno di restare sola.

Dialogo e comunicazione

Nessun rapporto può sopravvivere a lungo se non si fonda su ascolto attivo e comunicazione efficace. Per garantire una convivenza di successo, dunque, è importante predisporsi a un dialogo costante e costruttivo con l’altra persona. Questo vuol dire, da una parte, parlare chiaro quando si riscontrano problemi o ci si sente mancati di rispetto in qualcosa, dall’altra, mostrarsi comprensivi e aperti all’ascolto, quando l’altra persona ha delle rimostranze da fare. Chiarendo subito e in modo sereno alcuni punti di disaccordo, sarà più facile trovare un compromesso ed evitare situazioni di imbarazzo, incomprensioni o discussioni accese.

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