Idee & Consigli
Conto corrente: online conviene di più
I costi di gestione di un conto corrente cambiano a seconda delle spese fisse e dell’utilizzo che si fa di questo strumento finanziario, pensato per gestire denaro e risparmi. È in particolare la nuova indagine dell’Osservatorio ConfrontaConti.it a sottolineare alcune tendenze che stanno interessando il mercato bancario nel corso dell’ultimo anno. La spesa da affrontare può cambiare da cliente a cliente, anche in maniera significativa, perché, oltre ai costi fissi, bisogna tener conto delle commissioni applicate sui bonifici, sui prelievi e sulle altre operazioni. Vanno poi sommati i costi per i servizi extra, come quelli cui fa fronte chi, ad esempio, è titolare di una carta di credito.
Per valutare con precisione il costo di un conto corrente, va in primis fatta una differenza tra le banche online, che operano soltanto tramite internet, e le banche tradizionali che invece hanno più filiali e tendono ad avere un rapporto diretto con il cliente. Nel passaggio da gennaio 2023 a gennaio 2024 si è registrato un incremento del +5,5% del canone annuo dei conti correnti. In media i consumatori spendono 45 euro all’anno per il mantenimento del conto. Il rialzo maggiore si rileva con le banche tradizionali, dove il canone arriva a raggiungere anche i 60 euro all’anno. Più convenienti, invece, i conti correnti online: il canone è in leggero calo e ammonta a 29 euro circa.
La carta di credito è più economica
E se il canone annuo del conto corrente è aumentato nel corso degli ultimi 12 mesi, ConfrontaConti.it segnala al contempo una riduzione del costo della carta di credito. Il canone annuo è di 32,34 euro nel caso di una carta classica, nota anche come “entry level”. I costi di gestione della carta di credito diminuiscono se si apre un conto presso una banca online: il canone annuo in questi casi sfiora i 18 euro. Rispetto alle precedenti rilevazioni, l’indagine rileva una contrazione pari a un -15% per le banche online.
Discorso differente per la carta di debito che invece presenta un aumento del costo annuo, pari a circa 4 euro. Mentre prima la carta era sempre inclusa gratuitamente per i clienti, molte banche oggi hanno introdotto un canone per il mantenimento della carta di debito. In crescita, ma solo per i conti online, le commissioni per prelevare da un’altra banca. In calo invece la commissione per il prelievo dalle banche tradizionali. A presentare il segno più, infine, ci sono i costi delle operazioni allo sportello: nell’ultimo anno si registra un +8% per i prelievi e un +6% per i bonifici.
Cosa influisce sulla spesa annuale per il conto corrente
La spesa effettiva da affrontare per un conto corrente dipende dal profilo del cliente e dalla modalità di utilizzo del conto. Oggi, prendendo in esame le varie combinazioni, occorrono 134 euro all’anno per gestire i propri risparmi con un conto. Con le banche tradizionali la spesa media annuale è più alta e ammonta a 161 euro. L’aumento più esoso coinvolge i conti ‘no internet’ con una media di 200 euro all’anno. E a pagare di più sono le famiglie che fanno i conti con una media di oltre 225 euro all’anno.
Per ridurre i costi la soluzione ideale è affidarsi alle banche online, dove la spesa media annua è più accessibile. Convenienza che riguarda tutti e tre i profili di consumatori: single, coppie e famiglie. Una famiglia con un conto corrente online affronta, infatti, una spesa di 57 euro all’anno, che corrisponde a un quarto della spesa cui fa fronte un nucleo familiare con un conto tradizionale e che ne fa un uso ‘no internet’.
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