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Anche Romagnano resta senza un medico: 1500 pazienti in ambulatorio

In pensione il dottor Sganzetta: il sostituto c’era, ma ha dovuto rinunciare per un problema personale.

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Anche Romagnano resta senza un medico: 1500 pazienti in ambulatorio. In pensione il dottor Sganzetta: il sostituto c’era, ma ha dovuto rinunciare per un problema personale.

Anche Romagnano resta senza un medico: 1500 pazienti in ambulatorio

Tocca anche il comune di Romagnano il classico problema del medico che va in pensione, ma non c’è il sostituto. A fine anno infatti il dottor Gabriele Sganzetta terminerà il proprio incarico in seno all’Azienda sanitaria di Vercelli.

Un passo al quale sono interessate circa 1500 persone residenti in paese e nel circondario, e che resteranno quindi senza medico, almeno per il momento. Nei prossimi giorni potrebbero però essere annunciate alcune importanti disposizioni riguardanti l’immediato futuro dei pazienti a lui assegnati. Ma va detto che questo caso è caratterizzato da un percorso sensibilmente diverso da quello degli altri pensionamenti.
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La ricerca del sostituto

Dal momento in cui aveva deciso di andare in pensione infatti, il dottor Sganzetta si era attivato proprio per evitare che i suoi assistiti si trovassero nella situazione dei tanti altri a cui era venuto a mancare il medico di famiglia. E anche con l’interessamento del sindaco Alessandro Carini, si era impegnato a trovare un sostituto che potesse subentrargli senza interruzione di servizio.

«Per me le persone sono molto importanti, perciò ho contattato diversi miei colleghi per cercare qualcuno disponibile ad affiancarmi nell’ultimo periodo di servizio e prendere il mio posto all’inizio del nuovo anno – conferma lo stesso dottor Sganzetta -. Alcuni di loro si erano dimostrati disponibili, ma per motivi burocratici non è stato possibile portare a termine il progetto. Alla fine, era stata individuata una figura professionale che mi avrebbe sostituito e aveva anche cominciato a presentarsi nel mio studio per conoscere i pazienti. Era stata avviata la procedura, con tanto di delibera ufficiale da parte dell’Asl vercellese, per sancire il passaggio».

La doccia fredda: gravi problemi personali

Sembrava dunque che il passaggio di testimone potesse essere fatto in modo tranquillo e senza che i pazienti dovessero finire in qualche limbo in attesa dell’arrivo di un nuovo professionista, come purtroppo accade ormai nella maggior parte dei casi. Ma non è andata così.

«Purtroppo, pochi giorni fa questo medico mi ha comunicato di dover rinunciare per serie motivazioni personali all’incarico ormai già firmato», spiega il dottor Sganzetta. Nonostante lo scoramento per la situazione venutasi a creare, il medico e il sindaco romagnanesi non si sono persi d’animo, continuando a cercare altre soluzioni, tra cui anche la possibilità di ampliare l’orario di apertura dell’ambulatorio distrettuale già attivo in via Gramsci 2, sempre con la prospettiva di poter trovare al più presto un sostituto vero e proprio.

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1 Commento

1 Commento

  1. Luca

    19 Dicembre 2024 at 10:16

    Scelte scellerate per ridurre il personale pubblico e il loro peso sulle finanze pubbliche. Grazie alla manovra eseguita dal governo Renzi.
    Invece di fare una manovra selettiva sulla diminuzione, hanno bloccato le assunzioni a 360 gradi, colpendo la Sanità e l’inserimento di nuovi medici nel sistema.
    Oggi ne paghiamo le conseguenze. Saluti

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