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Chef di Prato Sesia cucina per il Papa nel suo ristorante a Singapore

Diego Chiarini è stato recentemente nominato Ambasciatore della qualità italiana nel mondo.

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Chef di Prato Sesia cucina per il Papa nel suo ristorante a Singapore. Diego Chiarini è stato recentemente nominato Ambasciatore della qualità italiana nel mondo.

Chef di Prato Sesia cucina per il Papa nel suo ristorante a Singapore

Cuoco del Papa e ambasciatore della cucina italiana nel mondo. Lo chef pratese Diego Chiarini vive ormai da moltissimi anni a Singapore dove, da vent’anni, dirige con il suo socio Stephane Colleoni il ristorante “Oso”. Un punto di riferimento per moltissime personalità mondiali. Ma negli ultimi due mesi Chiarini e il suo staff hanno vissuto tre grandi momenti: l’incarico di gestire il “Villaggio Italia”, in occasione della sosta dell’Amerigo Vespucci a Singapore, e la consegna del riconoscimento come ambasciatore della cucina italiana nel mondo e la visita del Papa, durante il suo recente viaggio in Asia.

«Il Santo Padre è stato a Singapore dall’11 al 13 settembre – racconta Chiarini ed ha scelto il nostro ristorante con la sua delegazione, composta da una dozzina di persone, oltre 70 persone al seguito. Abbiamo servito colazioni, pranzi e cene per tre giorni, impegnandoci dalle cinque del mattino alle 23. Papa Francesco lavora tantissimo: il suo pranzo dev’essere consumato al massimo in 40-45 minuti, la cena in 35 minuti. Appena si siede al tavolo, il cibo deve arrivare subito. È stata un’esperienza straordinaria».

Il catering sulla “Amerigo Vespucci”

La nave scuola è approdata nel Paese asiatico dal 24 al 28 ottobre durante il suo “Amerigo Vespucci World Tour 2023-2025”. «Durante questo evento, siamo stati chiamati per occuparci di tutti i catering, ristoranti, feste private, bar e personale italiano, il tutto per 5.000 persone – racconta lo chef – Anche in questo caso è stato un impegno estremamente gratificante».
Ambasciatore della qualità italiana

Ambasciatore della cucina italiana

Al Villaggio Italia, il 26 ottobre Chiarini ha ricevuto il titolo di “Ambasciatore della qualità italiana nel mondo”, a sostegno della candidatura della cucina italiana come “Patrimonio immateriale dell’Unesco”, prevista per novembre 2025. «Un riconoscimento che è stato assegnato anche alla memoria di Giacomo Gallina, grande cuoco di Cavallirio, che è mancato lo scorso giugno», spiega Chiarini. Alla cerimonia di consegna erano presenti le autorità italiane di Singapore e, in rappresentanza del Ministero dell’agricoltura, il capo delle relazioni internazionali Anna Maria Matri. Assenti all’ultimo i ministri Francesco Lollobrigida e Guido Crosetto, trattenuti altrove da altri impegni.

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