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Termovalorizzatore a Ghemme? Il caso divide il consiglio comunale

La maggioranza lo propone per risolvere il problema dell’ex discarica, l’opposizione schierata per il “no”.

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Termovalorizzatore a Ghemme? Il caso divide il consiglio comunale. La maggioranza lo propone per risolvere il problema dell’ex discarica, l’opposizione schierata per il “no”.

Termovalorizzatore a Ghemme? Il caso divide il consiglio comunale

Scontro frontale tra maggioranza e opposizione a Ghemme sull’ipotesi di ospitare la realizzazione di un termovalorizzatore di rifiuti urbani da realizzarsi nella zona della discarica esaurita. Durante la riunione del 30 dicembre il gruppo che sostiene l’amministrazione ha votato a favore, i consiglieri di minoranza hanno votato contro.

Il progetto è ambizioso, a leggere la delibera che è stata votata. Ma da quello che è emerso nel dibattito in consiglio, per la giunta si tratta soprattutto di una mossa «per riportare in primo piano il problema del futuro della ex discarica – ha spiegato il sindaco Mirko Barbavara -. In realtà, siamo consapevoli che c’è una possibilità su un milione che venga concretizzato un progetto simile, perché è molto più probabile che si scelgano aree più strategiche, come Torino o Asti».

«Bisogna riportare la giusta attenzione sul tema della ex discarica – ha aggiunto il primo cittadino -. E approvando il progetto del termovalorizzatore con tutti gli annessi nessuno potrà poi dirci: “se avevate bisogno di soldi, perché non avete tentato questa strada?”»
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Le perplessità dell’opposizione

L’opposizione ha però criticato duramente la scarsità di dati rispetto a un progetto così impegnativo: oltre al termovalorizzatore, è infatti previsto anche un parco fotovoltaico con svincolo autostradale per non intasare la provinciale di camion che portano rifiuti. E si parla pure di possibili impianti di teleriscaldamento.

«Visto l’impatto di un progetto del genere – ha detto l’ex sindaco Davide Temporelli – la giunta doveva prima discutere col territorio portando dati chiari e certi, e poi portare in consiglio la delibera per l’approvazione. Qui invece siamo di fronte a una decisione già presa, non ci sono dati di alcun tipo, si prospettano idee irrealizzabili come lo svincolo sulla A26 o un teleriscaldamento efficiente, e si chiede il voto del consiglio. Un voto che da parte nostra non può essere che negativo. In ogni caso, Ghemme è l’unico centro della zona ad aver dato la propria disponibilità a un impianto del genere: che ripercussioni avrà in futuro questa decisione?»

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