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Fumata nera al Cordar: rinviato il nuovo Cda

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Fumata nera al Cordar: rinviata di due settimana la votazione sul nuovo consiglio di amministrazione dell’ente che gestisce acquedotti e scarichi in Valsesia e Valsessera. Divisi i Comuni tra favorevoli e contrari al rinvio.

Fumata nera al Cordar: salta l’elezione del consiglio di amministrazione

Niente elezione del nuovo consiglio di amministrazione. L’assemblea dei sindaci del Cordar Valsesia che si è riunita ieri a Serravalle era chiamata per dare il via libera al bilancio conclusivo dell’annata 2017 e al rinnovo dell’organo amministrativo. Ma questa volta non è filato tutto liscio come era accaduto negli ultimi anni. A bloccare tutto per una ulteriore verifica di bilancio sono stati un gruppo di Comuni che nel loro insieme hanno abbondantemente la maggioranza delle quote. Tra questi anche Trivero e Pray, centri dove abitano due dei tre componenti dello stesso Consiglio di amministrazione. Ma ci sono anche Varallo, Coggiola, Crevacuore e non solo. Altri sindaci invece hanno bollato come pretestuosa questa richiesta di rinvio. Sta di fatto che la riunione è stata aggiornata e rinviata al 16 maggio, sempre nel municipio di Serravalle.

Un Cda che gestisce milioni di euro

Attualmente il Consiglio di amministrazione del Cordar Valsesia-Valsessera è formato dal presidente Paolo Croso (di Serravalle, dove l’ente ha sede), dell’amministratore delegato Silvano Barberis Negra (di Trivero, il centro che ha il maggior numero di quote sociali) e del consigliere Luisa Ronco (di Pray). Si tratta di un consorzio che investe e muove milioni di euro, tanto da essere di gran lunga il principale appaltatore di opere pubbliche in zona.

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