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Incendio già dimenticato? Serravalle interroga

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Incendio già dimenticato? A Serravalle, il gruppo consiliare “Eccoci!” chiede quali siano la situazione attuale e le azioni da intraprendere.

Incendio già dimenticato?

A distanza da circa tre mesi dall’enorme rogo che, a fine marzo, ha devastato le montagne nella zona di Serravalle, Lara Sauer e Marilena Carmellino del gruppo consiliare “Eccoci!” interrogano il sindaco in materia. Visto il grande rogo scoppiato a fine aprile in paese, il gruppo di opposizione ha presentato un’interrogazione al sindaco e all’amministrazione comunale per conoscere la situazione attuale della zona colpita e i relativi interventi previsti.

“Degrado e abbandono”

«Vista l’incresciosa e pericolosa situazione venutasi a creare in seguito all’incendio nato e sviluppatosi recentemente sul nostro territorio – scrive il gruppo -, vista la palese situazione di degrado e abbandono riscontrata e riguardante tagliafuochi, sentieri e sottobosco, visto il silenzio attuale calato sulla vicenda e l’assenza in tal senso di qualsivoglia indicazioni circa le misure che andranno prese, gli interventi che eventualmente si renderanno necessari o più nel dettaglio, la programmazione di manutenzioni specifiche e cadenzate nel tempo», il gruppo di minoranza “Eccoci!” interroga l’amministrazione.

Manutenzione e prevenzione

I consiglieri chiedono «quali sono le valutazioni che state facendo riguardo a quanto accaduto, quali le verifiche sul territorio? Esiste o verrà messo a punto un programma di manutenzione periodica, pulizia e controllo delle zone boschive prevedendo interventi cadenzati nel tempo? Quali saranno i mezzi, gli strumenti, che consentiranno ai cittadini di essere informati e consapevoli di quanto si sta facendo in merito sul territorio? In quali modi, il singolo cittadino, potrà collaborare per quanto di sua competenza e pertinenza? A norma di regolamento si richiede risposta scritta e successiva risposta orale nel prossimo consiglio comunale».

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1 Commento

1 Commento

  1. alessandro belviso

    27 Giugno 2019 at 13:42

    ho camminato molte volte da vari anni in tutti i sentieri della zona e non erano nello stato che descrivete. foglie secche tante (mio ultimo giro prima: metà marzo) ma non pioveva da un mese e mezzo oltre il caldo. volete spianare, tagliare, aprire altre strade in un’area ancora naturale e rara? quelle esistenti non hanno fermato il grande incendio come ho visto a metà aprile, certo creare spazi liberi da materiale secco in certi periodi è giusto ma una vastità simile non può che essere stata intenzionale e per questo la forma di prevenzione è la repressione del pazzo o interessato. Piuttosto perchè solo 1 aereo e non di notte tutto lì per una regione come il piemonte? magari monitoraggio coi droni durante la siccità per intervenire subito al rilievo di fumo.

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