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Maggioranza Valdilana sul caso Maffei: «Poco rispetto per gli elettori»

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Maggioranza Valdilana sul caso Maffei: «Poco rispetto per gli elettori». Il gruppo di maggioranza dà la propria lettura alla vicenda che che ha portato Gabriella Maffei, ex vice sindaco di Trivero e candidata più votata nell’ultima tornata elettorale a lasciare il posto di consigliere comunale ancora prima di iniziare.

Le lettera della maggioranza

Questo il comunicato diffuso dal gruppo di maggioranza. «Abbiamo letto con attenzione i contenuti della lettera della dottoressa Gabriella Maffei, riguardanti le motivazioni che l’hanno portata a rinunciare alla carica di consigliere comunale. Come già esposto durante il consiglio comunale di insediamento, la scelta di Gabriella ha rammaricato tutto il nostro gruppo che ha sempre manifestato verso di lei grande stima e fiducia.  Il gruppo “Valdilana insieme” è composto da persone che hanno sempre operato nel nostro territorio, mosse da valori condivisi, convinte che l’interesse complessivo sia da anteporre alle singole affermazioni personali.
Ne è la prova la vittoria alle elezioni comunali del 26 maggio. Il risultato raggiunto è stato il frutto del lavoro di squadra, sia dei candidati della lista “Valdilana Insieme”, ma soprattutto di tante persone che ci hanno aiutato e supportato durante gli ultimi mesi, senza stare, come altri, sotto le luci dei riflettori. Si apprende con stupore che Gabriella dichiara di essersi candidata solo per proseguire il proprio lavoro come assessore alla cultura, concetto da lei espresso con chiarezza solo all’indomani del risultato elettorale. Questa sua volontà ha reso vano ogni tentativo da parte del gruppo di proporre e valutare altre soluzioni. Ci sembrava necessario garantire sia la prosecuzione dei progetti culturali, sia la valorizzazione, non più prorogabile, di tutti i soggetti all’interno del nostro gruppo».

La questione dei voti

Come accennato, Gabriella Maffei era stata la persona più votata in assoluto: ben 253 le preferenze raccolte. Anche da qui la tensione sorta al momento dell’esclusione dalla giunta. «La mia esclusione non dipende dalla mia volontà, come qualcuno ha lasciato intendere, ma da scelte politiche fatte senza tener in nessuna considerazione la volontà degli elettori»: così scriveva Maffei.
Ma il gruppo replica anche su questo punto: primo, non è necessario la carica di assessore per portare avanti un lavoro utile al territorio. Secondo, tutti i paesi “fondatori” dovevano essere rappresentati, a prescindere dai voti.

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«Crediamo – scrivono infatti quelli di “Valdilana insieme” – che il dialogo e la mediazione siano valori fondanti della nostra azione e che il servizio e la condivisione delle politiche del territorio non richiedano un ruolo specifico. La responsabilità di un settore può avvenire anche attraverso una delega e il rispetto e la stima non sono condizionati a una carica. Era essenziale che la composizione della giunta fosse l’espressione dell’intero territorio e non fosse dettata da questioni politiche, ma venisse condivisa dal gruppo che si è candidato alle elezioni.  Reputiamo la rinuncia da parte di Gabriella Maffei alla carica di consigliere comunale (non le dimissioni, poiché avvenute prima dell’insediamento) una scelta personale legittima, ma non corretta e poco rispettosa nei confronti della nostra lista e dei cittadini che l’hanno votata. Auguriamo a Gabriella tanta serenità e ribadiamo la nostra intenzione di iniziare con determinazione a lavorare, mettendo a disposizione le competenze individuali di ognuno di noi al servizio della nostra comunità».

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