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Inaugurato a Varallo il museo alpino della Valsesiana
A Roccapietra l’intitolazione alla medaglia d’oro Mario Bonini
Inaugurato il museo alpino nella sede alpini della Valsesiana a Roccapietra. «Una cerimonia servita a mantenere una promessa che personalmente, con il nuovo consiglio, avevo fatto a marzo e proprio al gruppo alpini di Cellio – dice Gianni Mora presidente degli “scarponi” valsesiani -. Ovvero dedicare un museo alpino a Mario Bonini, valsesiano celliese, unica medaglia d’oro della Valsesiana, eroicamente caduto in guerra il 29 gennaio 1941».
Presente alla cerimonia, organizzata pochi giorni fa, Maria Ingegnoli, anziana nipote di Bonini che con visibile commozione ha fatto leggere un saluto per ricordare lo zio eroe della seconda guerra mondiale. Quello zio che non ha mai conosciuto e che ha ricordato per i valori che ha trasmesso a tutti. «Un uomo – scrive la nipote -, che ha scelto di dare e non di avere, che ha scelto il sacrificio e non l’egoismo con la sua breve vita spezzata ma ben spesa, ricca di quegli ideali di cui oggi si avverte un gran bisogno».
Bruno Schepis, responsabile del museo alpino Mario Bonini, ha aggiunto: «Sono orgoglioso per la realizzazione di questo ambito progetto, dopo l’inaugurazione solo un anno fa della biblioteca. Un’area ricca di cimeli storici pervenuti grazie alla collaborazione dei soci, dei Comuni, dei privati, delle associazioni e degli altri gruppi. Una realtà a disposizione di tutti ma che lo dovrà essere soprattutto dei giovani. Faremo in modo di coinvolgere le scuole per la programmazione di visite a questa storica realtà museale».
Presenti alcuni amministratori del Comune di Civiasco, l’ex sindaco di Borgosesia Alice Freschi, nonché tutti i gagliardetti sezionali della Valsesiana e quello dei Paracadustisti valsesiani. Presente anche una rappresentanza delle forze dell’ordine con il maresciallo Luigi Raccomandato e del Governo con il viceprefetto Elena Daghetta, che ha preso la parola e ha sottolineato come gli alpini siano sempre nel cuore delle istituzioni e della Prefettura. «Ho avuto modo di constatare in voi la volontà di trasmettere ai giovani la memoria del passato. Questo è importante, perché non c’è futuro se non si ricorda il passato. La nostra generazione, che non ha personalmente vissuto il dramma della guerra, ha il dovere di trasmettere ai giovani questo storico ricordo. Quale opportunità migliore quindi di questo museo e presso la vostra bella sede. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione con l’augurio che sia questa un’opera che resti anche per i giovani e nel tempo».
A concludere gli interventi è il presidente Gianni Mora che aggiunge: «Penso che una giornata migliore di questa, per ricordare con Mario tutti coloro che a Nikolajewka sono andati avanti e anche tutti coloro che hanno avuta salva la vita nella prima come nella seconda guerra mondiale, non ci poteva essere. Ringrazio ancora tutti, perché senza la collaborazione di tutti non avremmo raggiunto questo bel obbiettivo».
La manifestazione è proseguita quindi al piano superiore della struttura. La nipote di Bonini, con appuntata orgogliosamente al petto la medaglia d’oro dello zio, ha tagliato il nastro e inaugurato ufficialmente il museo, firmandone per prima il registro delle presenze.
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