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Ghemme re Barlan è arrivato sul sidecar GALLERY
Divertimento e allegria per tutti
Il Re Barlan dopo un anno in Patagonia è tornato domenica a Ghemme su un sidecar. Nel suo viaggio a Ghemme il Barlan ha trovato il cimitero pieno di erbacce, i furti, il rischio di perdere la caserma dei carabinieri perché non ci sono i soldi per ampliarla. E poi la decisione di vendere gli immobili del Comune, in un momento in cui nessuno è disposto a spendere milioni. Ma anche qualcosa di buono, come il Giardino Gianoli con l’erba tagliata e un centro giovanile in cui i ragazzi passano qualche giorno a fare delle cose belle invece che stare in giro per le strade. E il sovrano è stato anche contento di poter uscire sulla circonvallazione senza fare curve inutili, dopo il ritorno a doppio senso della via Pascoli.
Prima del discorso, il Barlan aveva ricevuto una tessera magnetica al posto delle solite chiavi del paese (troppo ingombranti). E poi si è messo in fila in piazza Castello insieme a centinaia di persone per gustare la fagiolata preparata dai Rancieri, che hanno acceso il fuoco sotto ai pentoloni fin dalle prime ore del mattino. Quest’anno c’è stata anche una dedica speciale a Daniele Preda e Tullio Calzoni, ex Rancieri scomparsi di recente, mentre l’attuale presidente Adriano Costa ha ricordato i suoi 30 anni all’interno del sodalizio
Quercioli, accompagnato dalla consorte Medame Pengin (Maria Grazia Russo) era arrivato alla stazione trovando ad accoglierlo i bambini con i costumi messi a disposizione da Carnevalspettacolo.
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