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A Coggiola decolla la filiera dello zafferano: già sei aziende coinvolte
L’idea nata nelle aule dell’università di Torino: i primi esemplari acquistati al mercato di Porta Palazzo
A Coggiola in azione la produzione di zafferano per bire, liquori, formaggi e dolci. Venerdì sera nell’aula magna delle scuole è stato presentato il progetto. Tutto è partito dalla passione del coggiolese Enrico Covolo dell’azienda agricola “Antico melo”, dove cerca di recuperare le più antiche qualità di mele del Piemonte.
In realtà, lo zafferano coggiolese arriva dal mercato di Porta Palazzo: è qui che Covolo, quando ancora era un giovane universitario, aveva acquistato alcune piantine per poi metterle a dimora nell’orto di casa a Coggiola. «Inizialmente la produzione era familiare e per gli amici – racconta -. Poi ha iniziato a prendere piede e la pianta si è adatta al meglio al clima». Lo zafferano in Italia viene coltivato per lo più nelle regioni centrali delle Marche, ma anche aCoggiola ha trovato terreno fertile. «Merito della terra sabbiosa – spiega – che permette un drenaggio continuo».
Vista la buona disponibilità di zafferano, Enrico Covolo ha deciso di iniziare a pensare a una piccola vera filiera di prodotti. E il primo esperimento è stato in casa con la pasticceria “Dolci Capricci” di Mauro Ferrara, che ha realizzato una pralina con cioccolato bianco ezafferano coggiolese. Poi sono seguite le lingue di gatto e il gelato. «Tutto era nato un po’ per scommessa – riprende -. Da quel primo esperimento abbiamo deciso di creare qualcosa di nuovo che ha subito conquistato il pubblico».
Tutto il 2016 è stato dedicato a tessere contatti e fare esperimenti. «Diverse aziende già le conoscevo. Abbiamo deciso di proporre una collaborazione per poter creare qualcosa di nuovo da mettere sul mercato». E così tra esperimenti e fantasia sono nate tantissime proposte. C’è il formaggio di capra allozafferano prodotto dall’agriturismo Cà nel bosco di Portula, un liquore firmato dalla Culma di Casapinta, il miele dell’apicoltore Guido Nicolini, l’aceto di mele e zafferano realizzato da “Il frutteto di Bersej” e infine la birra al gustozafferano del microbirrificio Jeb di Trivero. Il progetto ha riscosso anche l’interesse di Slow Food Biella che ha dato il proprio appoggio. E adesso la filiera dello zafferano coggiolese è pronto a conquistare il mercato con i suoi prodotti. Al momento liquori, dolci, birre vengono vendute dai singoli produttori, ma si registra anche la partecipazione ad alcuni mercatini. E adesso la filiera dello zafferano coggiolese è pronto a conquistare il mercato con i suoi prodotti. Al momento liquori, dolci, birre vengono vendute dai singoli produttori, ma si registra anche la partecipazione ad alcuni mercatini. L’obiettivo è anche quello di tutelare il prodotto con una denominazione di origine comunale .
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