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A Quarona è nato il coro parrocchiale dei bambini

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Ad occuparsi della parte musicale è Pietro Tartarini

Piccoli cantori crescono a Quarona. Per animare le celebrazioni in chiesa le due catechiste, Tiziana Cavigioli e Tamara Delconte, hanno pensato di coinvolgere i bimbi nella creazione di un coro e in questi mesi quello che inizialmente era solo un’intuizione si sta trasformando in una realtà consolidata.

Le prove sono cominciate tre mesi fa e nel corso del tempo si sono aggiunti al gruppo iniziale nuovi piccoli coristi: al momento i bambini che hanno aderito all’iniziativa sono una dozzina. In alcune occasioni i piccoli coristi hanno già potuto esibirsi in chiesa parrocchiale per accompagnare le celebrazioni. A seguire la parte logistica e organizzativa sono le due catechiste ideatrici del progetto, mentre per l’aspetto prettamente musicale ci si è rivolti a un professionista del settore, il maestro Pietro Tartarini. Un nome che è una garanzia, considerati i risultati raggiunti con la corale Primavera. «Il progetto è partito con i bambini che frequentano il catechismo – spiega Tartarini -, ma è aperto a tutti coloro che amano cantare e vogliono provare a cimentarsi in un’esperienza di questo genere. Non è necessario avere alcuna formazione specifica per entrare a far parte del coretto. Le prove si tengono direttamente nella chiesa di Sant’Antonio abate il venerdì pomeriggio, dalle 16.30 alle 17.30. Possono partecipare anche i ragazzini che non frequentano il catechismo, o che comunque non lo seguono a Quarona, la sola condizione è avere un’età compresa tra i 5 e i 15 anni».

Per Tartarini, direttore della corale Primavera dal 1982, non è la prima esperienza con i giovanissimi: aveva già diretto il coro dei bambini di Cellio e segue i piccoli che si devono preparare per audizioni, concorsi e festival canori. «Per il momento il coro dei bambini di Quarona è in fase embrionale – aggiunge Tartarini -; è un progetto partito da poco, vedremo come si svilupperà. Tutti coloro che vogliono partecipare sono i benvenuti. In linea di massima le prove proseguiranno fino al termine del catechismo, poi ci sarà una pausa e se l’iniziativa continuerà a piacere riprenderemo in autunno. Per il momento i bambini sono contenti e iniziano a vedersi i primi risultati. L’augurio è che questo progetto dia buoni frutti. E se andrà bene si potrà anche pensare a un nome da dare a questo gruppo».

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