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Borgosesia, la nuova giunta vuole cambiare la viabilità interna
«L’attuale piano risale al 1998 – dice il neo sindaco – dopo sono stati fatti unicamente studi e aggiornamenti per zone circoscritte»
La revisione del piano della viabilità cittadina sarà il primo impegno della nuova amministrazione comunale di Borgosesia. Intanto, le piazze centrali della città stanno perdendo l’aspetto di cantiere aperto che ne ha caratterizzato gli ultimi mesi: via dunque transenne, cartelli stradali provvisori, new jersey.
La prima giunta del governo cittadino guidato da Paolo Tiramani riunita pochi giorni fa ha iniziato a programmare la revisione del piano urbano del traffico: «L’attuale piano risale al 1998 – dice il neo sindaco -, dopo sono stati fatti unicamente studi e aggiornamenti per zone circoscritte. E’ innegabile che in vent’anni siano cambiate molte cose nella società e nelle esigenze dei cittadini, quindi andremo a elaborare un nuovo piano del traffico finalizzato al miglioramento della circolazione e della sicurezza stradale. Nella prima giunta inizieremo ad affrontare il programma di lavoro».
Intanto, si è cominciato a mettere ordine alle piazze Martiri e Mazzini, dopo diverso tempo in cui sono rimaste in una condizione di provvisorietà. Conclusi i lavori per la nuova pavimentazione, si è pensato all’arredo e gli interventi sono praticamente conclusi. Manca tuttavia una sistemazione definitiva, e la piazza caratterizzata da segnali stradali precari, cartelli e transenne, new jersey e sosta selvaggia, dà un senso di caos e di cantiere perennemente aperto. «Da oggi si cambia e non voglio più vedere nulla di provvisorio – conferma Tiramani -. Sarà smantellato il cantiere, si elimina il superfluo, cartelli di sosta e segnali stradali diventeranno fissi: insomma, quello che è rimasto in sospeso per mesi diventerà definitivo».
Un altro aspetto sollevato da molti cittadini è legato alla pulizia delle nuove pietre della nuova pavimentazione: posate da pochi mesi, già si presentano abbondantemente macchiate da olio e liquidi che fuoriescono dai veicoli e liquami che colano dai vasi. «Dai vasi non dovrebbe uscire più nulla, concluso l’assestamento di terra e materiale» sostiene il sindaco.
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