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Gattinara 1200 visite in un anno con il Fondo Edo Tempia
Le maggiori richieste a Gattinara riguardano la dermatologia: effettuati in un anno 475 controlli dei nei
Solo nel 2017 più di 1200 visite fornite dal Centro Prevenzione Tempia di Gattinara. I numeri di accessi parlano di un successo. Nel 2017 sono state 1.209 le prestazioni sanitarie gratuite fornite ai cittadini al Centro Prevenzione Tempia di Gattinara, che si trova al secondo piano dell’ospedale “San Giovanni Battista”. Si suddividono in 1.138 visite specialistiche e in 71 prelievi Psa per controllare il livello dell’antigene che “suona l’allarme” per il cancro alla prostata. Le visite sono così suddivise: 475 di dermatologia (controllo dei nei), 179 di otorinolaringoiatria, 170 di cardiologia con elettrocardiogramma, grazie al progetto sostenuto dal Rotary di Gattinara. Inoltre sono stati effettuati: 131 check up totali, 131 appuntamenti con i nutrizionisti suddivisi in 28 primi incontri e 103 controlli, 102 di senologia, 76 di urologia, 5 di pneumologia.
In Valsesia il lavoro del Cpt di Gattinara si è sommato a quello dell’ambulatorio mobile, la cui attività è stata sostenuta da un progetto pensato con il Rotary Valsesia. In questo caso le visite sono state 107 tra Borgosesia, Rimasco, Boccioleto, Carcoforo, Rima San Giuseppe, Campertogno, Piode, Mollia, Valduggia, Cellio, Breia, Grignasco e Prato Sesia. Inoltre l’ambulatorio della sede del Fondo Edo Tempia di Varallo ha accolto 102 pazienti che hanno effettuato 80 visite dermatologiche e 22 visite senologiche.
«Abbiamo quasi quarant’anni di esperienza da mettere a disposizione nella prevenzione e nella cura dei tumori – dice Viola Erdini, presidente della Fondazione Tempia che, accanto al Fondo, opera nel campo della ricerca e delle prestazioni sanitarie – ma l’esperienza ha un valore solo se si accompagna alla presenza: il senso dei nostri interventi sul territorio, tra Biella, Vercelli, Valsesia e Novara, è proprio di essere accanto ai cittadini».
Il Fondo Tempia fa della prevenzione la sua arma vincente. «La prevenzione è il miglior strumento per diagnosticare il cancro quando è ancora possibile curarlo – spiega Adriana Paduos, direttore sanitario della Fondazione -. Abbiamo a che fare con una malattia subdola che, quando si manifesta con i sintomi, spesso è in una fase più avanzata e quindi con più difficoltà di intervento. Ecco perché l’invito a partecipare ai nostri programmi di prevenzione e a prenotare una visita gratuita nei nostri centri è più che mai accorato».
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